NOTIZIE DALL'AFGHANISTAN

Il 152° reggimento fanteria “Sassari” ha inaugurato, domenica 8 gennaio, un impianto di approvvigionamento idrico della clinica del villaggio di Lash–e–Jovein, circa 90 km a sud di Farah, nel settore di responsabilità del contingente italiano in Afghanistan.L’attività, condotta dal 5° reggimento genio guastatori, è stata realizzata grazie alla donazione di una pompa idraulica e di un impianto di alimentazione a energia solare da parte del Rotary Club, sezione di Macomer (NU).Nelle ultime settimane numerose sono state le attività umanitarie in tutte le province, da Nord a Sud, con la distribuzione di aiuti e con la realizzazione di progetti a impatto immediato in vari settori, dalla scolarizzazione all’assistenza sanitaria.

La Cooperazione per il Corno d’Africa: aiuti per rafforzare i servizi sanitari a Gibuti






Il Ministro degli Affari Esteri ha autorizzato, l’avvio di un intervento di emergenza della Cooperazione Italiana, del valore di 200mila euro, per il rafforzamento dei servizi sanitari in Gibuti, che prevede la realizzazione di attività di aiuto umanitario in favore all’Ospedale di Balbalà. La condizione sanitaria della popolazione di Gibuti continua ad essere, infatti, estremamente preoccupante, visti gli alti tassi di mortalità ed infettività. La crisi umanitaria in corso nel Corno d’Africa ha aggravato le condizioni della popolazione locale e – anche a seguito dell’afflusso dei rifugiati dalle aree limitrofe nel Paese - ha provocato un sovraffollamento dell’Ospedale di Balbalà che occupa una posizione centrale per le popolazioni migranti nella regione. La struttura, che ha registrato negli ultimi mesi un aumento del 50% dei casi di malnutrizione e delle patologie associate nonché un incremento del 20% degli interventi chirurgici, non è attualmente in grado di far fronte all’emergenza in corso, non disponendo di materiale sanitario sufficiente e di strumentazioni adatte a coprire le necessità.

VOLO SANITARIO DA TRIPOLI A MITIGA

Un velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa ha effettuato una missione umanitaria in Libia in cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri



Domenica 18 Dicembre, un velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa è stato messo a disposizione del Ministero degli Affari Esteri per un trasporto sanitario da Tripoli-Mitiga (Libia). L’aereo, decollato nelle primo pomeriggio da Pisa, ha fatto scalo all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma), dove è stata imbarcata un’equipe medica interforze proveniente dal Policlinico Militare “Celio” e dall’Infermeria Principale dello stesso aeroporto militare. All’arrivo a Tripoli, il team medico, coadiuvato dall’equipaggio del C-130J, ha imbarcato sul velivolo i tre pazienti libici gravemente feriti. Dopo una prima monitorizzazione delle condizioni sanitarie, i feriti sono stati posti su apposite barelle spinali per garantirne l’immobilizzazione e renderne più sicuro il trasporto aereo.

Somalia: la Croce Rossa distribuisce cibo in aiuto a più di 900 mila persone

La pioggia da tanto attesa che ha finalmente raggiunto la Somalia in Ottobre è una benedizione per agricoltori e allevatori. Tuttavia, le strade quasi impraticabili rallentano il trasporto. Finora il CICR ha fornito cibo a più di 900.000 persone per supportarli fino a che siano in grado di fare il raccolto. Insieme alla Mezzaluna Rossa Somala , il Comitato internazionale ha distribuito fagioli, riso ed olio a più di 917.000 persone nel sud e nel centro della Somalia ( 72.000 persone a Gedo, 97.000 nella Lower Juba, 61.000 nella Middle Juba, 120.000 in Galgaduud, 129.000 a Bay, 102.000 a Bakool, 120.000 nella Lower Shabelle, 96.000 nella Middle Shabelle e 120.000 in Hiraan). Ogni famiglia ha ricevuto 50 kg di riso, 25 kg di fagioli e 10 litri di olio. Questo aiuterà gli agricoltori a  riempire il gap fino a Gennaio, quando potranno raccogliere dalla semina che lo stesso CICR ha distribuito.

Corno d'Africa, il personale della Croce Rossa Italiana rientra dalla missione nel Turkana.

Il racconto della loro esperienza

Il primo gruppo di volontari e operatori CRI impegnati nell'operazione umanitaria nel Turkana, in Kenya, ha fatto rientro in Italia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera in cui raccontano la loro straordinaria esperienza.  "Al rientro da una missione di cui, forse, si sa ancora troppo poco, per una semplice ragione: i media ne parlano poco, e noi stessi non avevamo alcuna possibilità di comunicare. Niente telefono, niente televisione, tantomeno internet. Solo noi ed una terra arida, bisognosa di aiuto ma anche con tanta voglia di rialzarsi: il Turkana, la zona all'estremo nord del Kenya, fino al confine con il Sudan e l'Etiopia.

Libia: ponte aereo umanitario

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha disposto l’impiego di personale e mezzi dell’Aeronautica Militare per il trasferimento urgente in Italia di cento feriti, vittime degli scontri in Libia






Il primo dei 4 voli pianificati è stato già effettuato giovedì scorso con un aereo C -130J, decollato da Pratica di Mare ed atterrato a Misurata, da dove è ripartito per portare in Italia, durante la notte, 25 feriti già affidati ai luoghi di cura.Un secondo volo è previsto nei prossimi giorni con destinazione Tripoli e Misurata, mentre l’Aeronautica Militare resta in attesa della lista dei pazienti definita dalle Autorità libiche per dare il via, successivamente, anche alle altre due missioni pianificate. La richiesta del concorso, formulata dal Primo Ministro del Comitato Nazionale Transitorio (CNT) libico Mahmoud Jibril, è stata inoltrata alla Difesa dal Ministero degli Affari Esteri, che sta coordinando l’attività anche in sintonia con le strutture ospedaliere italiane che hanno dato la loro disponibilità a ricoverare il personale sgomberato.

UN LINCE DELLA CRI IN KENYA

Arrivato in Kenya con un volo dell'Aeronautica Militare Italiana, un Lince per supportare la missione

E' arrivato a Nairobi con un volo messo gentilmente a disposizione dall'Aeronautica Militate italiana, un mezzo lince della Croce Rossa Italiana, fornito dal Dipartimento di Protezione Civile. L'automezzo sarà utilizzato nell'ambito della missione CRI presente nella regione del Turkana ed impegnata nell'assistenza sanitaria attraverso cliniche mobili in quella zona, che è fra le più colpite dalla siccità che sta devastando il Corno D'Africa.

ASSISTENZA SANITARIA IN LIBANO

Nei primi cento giorni di presenza in Libano, i baschi blu italiani del Reggimento “Lancieri di Aosta (6°)” di Palermo, hanno effettuato mille interventi sanitari ambulatoriali a favore della popolazione locale. L’attività, svolta quotidianamente dai nostri soldati, rappresenta uno dei punti di forza della cooperazione civile e militare. Ogni giorno, grazie al supporto di psicologi e pediatri, gli ambulatori delle varie municipalità curano anziani e bambini che altrimenti non potrebbero permettersi un’assistenza sanitaria adeguata. Il millesimo paziente è, quindi, soltanto uno dei traguardi raggiunti e la prospettiva è quella di accrescere sempre più la fruibilità di questo servizio, grazie anche a un’abbondante scorta di medicinali raccolti in patria si riesce ogni giorno a far fonte a un vasto spettro di patologie. Queste raccolte, organizzate e accentrate presso la sede del Reggimento, hanno visto il coinvolgimento di diverse organizzazioni, tra le quali, la Caritas di Cefalù (PA) e la protezione civile della Bassa Romagna.

EMERGENZA CORNO D'AFRICA: AL VIA LA MISSIONE UMANITARIA DELLA CROCE ROSSA ITALIANA NEL TURKANA



Un primo contingente di otto persone tra volontari e operatori della Croce Rossa Italiana è arrivato ieri a Nairobi per dare il via ad una operazione umanitaria nel Turkana, una delle regioni maggiormente colpite dalla gravissima crisi che sta investendo l'area del Corno d'Africa. Il Turkana, a nordovest del Kenya, al confine con l'Etiopia e il Sud Sudan, soffre di una devastante carestia: il tasso globale di malnutrizione qui, raggiunge il 38 per cento della popolazione.Alla prima tranche di logisti partiti ieri si aggiungeranno nei prossimi giorni medici e personale sanitario. La Croce Rossa Italiana sarà impegnata in un intervento umanitario basato sull'assistenza sanitaria e sulle attività di distribuzione degli aiuti alimentari. In particolare la CRI allestirà un presidio sanitario pediatrico e organizzerà un sistema di cliniche mobili in grado di raggiungere la popolazione nelle aree remote, dove non si ha più accesso ad acqua e cibo.

Lanci umanitari in Afghanistan: quota mille

Dal 2009 ad oggi l’Aeronautica Militare ha aviolanciato mille pallets carichi di generi di prima necessità a supporto della popolazione locale e delle basi avanzate








Acqua, viveri, indumenti, ma anche quaderni e  penne. C’è un po’ di tutto nei pallets che l’Aeronautica Militare italiana ha aviolanciato in Afghanistan per contribuire al processo di ricostruzione, soprattutto nelle aree più isolate e povere del paese.E in questi giorni è stata raggiunta quota 1000: un C-130J ha infatti aviolanciato il millesimo pallet contenente viveri e beni di prima necessità per supportare la popolazione afgana.Dall’ 8 luglio 2009, data del primo lancio, ad oggi, sono stati effettuati 111 voli e altrettanti aviolanci, grazie ai quali le forze sul terreno hanno ricevuto sostegno logistico e hanno potuto integrare l’azione operativa con l’attività di supporto umanitario, fondamentale per completare ed espandere il processo di transizione in atto.