Settori

Nel vasto e complesso mondo delle Strategie per la riduzione dei disastri (DRR-Disaster Risk Reduction), Sistema Protezione Civile web si occupa in modo particolare di quei settori che sono estremamente interconnessi tra loro: Ambiente e Cambiamenti Climatici; Difesa Civile; Protezione Civile, Aiuti umanitari; Resilienza ai Disastri e Sviluppo della resilienza delle comunità. Per ciascuno di questi settori viene presentata un'ampia gamma d'informazioni, suddivise in pratiche rubriche per rimanere informati su ciò che accade del variegato mondo della Protezione civile. Gli stessi temi vengono infine trattati anche alla voce materiale tecnico, dove è possibile approfondire gli argomenti.

IL RISCHIO BLACKOUT

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La notte fra sabato e domenica 28 settembre 2003, in Italia, sarà ricordata per lungo tempo come la notte del black-out. Lo stesso scenario ha rischiato di riproporsi, e in alcune zone di Piemonte, Liguria e Puglia si è di nuovo verificato, fra le 22 e le 23 del 4 novembre 2006. In quest’articolo, si vogliono  presentare le problematiche connesse ad eventi del genere, descrivendo il sistema di produzione –trasmissione – utilizzazione dell’energia elettrica in Italia, unitamente alle funzioni pertinenti alla Difesa Civile in frangenti di questo tipo.

I TRENI DELL’EMERGENZA

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Caio Giulio Cesare, condottiero romano, governatore delle Gallie durante la conquista e l’occupazione di quel vasto territorio, durata dall’anno 58 all’anno 50 avanti Cristo, dovette passare le Alpi alla testa di ben tre legioni di soldati.

Essi procedevano lentamente a piedi ed erano seguiti  da pesanti carri trainati da cavalli, somari, muli, con i quali venivano trasportati   i viveri i rifornimenti, le attrezzature militari; Giulio Cesare stesso definì questi mezzi, con espressione quanto mai arguta e realistica ad un tempo, “impedimenta”, nei suoi “Commentari della Guerra Gallica”, testo che molti di noi, hanno letto e tradotto dal latino negli anni lontani dai banchi del liceo.

Ma questo  elemento (le  “impedimenta”) non è citato a caso, vuole  significare che anche nei tempi più antichi gli eserciti avevano necessità di mezzi di trasporto.