Emergenza Emilia: Unitalsi al lavoro.

Proseguono senza sosta le attività dei volontari dell’UNITALSI, presenti nei due campi allestiti a Finale Emilia. Ad oggi il numero dei volontari impiegati dall’associazione è in aumento per fronteggiare l’emergenza in Emilia. Infatti, da martedì scorso le sottosezioni dell’UNITALSI intervenute sono 5 e si sono avvicendati circa 40 persone 7 mezzi con turni di 3 giorni, i campi sono 6. La squadra di volontari è stata prima impegnata su due dei campi allestiti, uno con 190 persone e un altro con 260 persone, quest’ultimo non aveva la mensa e quindi abbiamo provveduto alla distribuzione di generi alimentari da tenda per tenda a tutti gli sfollati. Ad oggi l’intervento dell’UNITALSI - spiega Giovanni Punzi, responsabile Nazionale Protezione Civile UNITALSI - è concentrato solo su un campo allestito presso la palestra del liceo, dove sono presenti circa 200 persone, ma dopo la riunione tecnica del C.O.C. centro operativo comunale, l’UNITALSI ha dato disponibilità per intervenire in aiuto di altri casi negli altri 5 campi". Dopo aver allestito la tenda per la ristorazione i volontari dell’UNITALSI hanno dovuto provvedere a 40 persone non autosufficienti da accudire e a cui portare pasti. A termine di un consulto con il responsabile medico, l’assistente sociale e i responsabili del campo, l’UNITALSI ha deciso di trasportare con i propri mezzi i casi più delicati circa 16 presso il secondo campo dove svolgeva servizio, in modo da offrire un’assistenza 24 ore su 24.

L'intervento di Anpas

Aggiornamento al 29 maggio

Dopo dieci giorni, una nuova sequenza sismica ha colpito l'Emilia Romagna. Continua l'impegno di Anpas con l'allestimento di un secondo campo che può accogliere 250 persone: già partito da Anpas Lombardia un modulo cucina, da Anpas Abruzzo è in arrivo una tensostruttura che verrà allestita per la mensa del campo. Dalla Toscana è in arrivo un modulo elettrico. Un grande sforzo anche da parte del comitato regionale Anpas Emilia Romagna, della colonna mobile regionale e di tutte le pubbliche assistenze della regione che, senza sosta dal 20 maggio, stanno lavorando per portare supporto alla popolazione.

NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO IN EMILIA. LA CROCE ROSSA ITALIANA POTENZIA I SOCCORSI

200 volontari impegnati. In arrivo nuove colonne mobili dalle regioni limitrofe

La Croce Rossa Italiana, in stretta collaborazione con Protezione Civile, aumenta le presenze nelle zone nuovamente colpite dal sisma: sono 200 circa i volontari e gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nelle attività di soccorso e assistenza in seguito alla nuova scossa di terremoto, magnitudo 5.8 scala Richter, che stamattina [29.5.12] ha colpito l'Emilia. Nelle prossime ore arriveranno altri uomini e mezzi dal Centro Interventi Emergenza di Settimo Torinese e Verona che saranno impiegati in base ai bisogni sul territorio e alle indicazioni della Protezione Civile.

SISMA IN EMILIA. AGGIORNAMENTO EI

Dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di stamattina [29.5.12], il cui epicentro è stato localizzato ancora una volta in Emilia, l’Esercito ha messo a disposizione 50 soldati e 8 mezzi del reggimento genio ferrovieri a San Felice sul Panaro per la rimozione delle macerie. 20 di essi, su 4 VM90, sono stati impiegati a Cappelletta del Duca, frazione di San Felice sul Panaro, e altri 20, sempre su 4 VM90 si stanno recando a Medolla. La Forza Armata ha messo a disposizione anche 3 elicotteri pronti all’intervento immediato su chiamata: due AB412 in allerta a Rimini e Viterbo e un AB205 a Bologna.

Sisma Emilia, il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana in visita nelle zone colpite dal terremoto

Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, è stato giovedì 24 maggio nelle zone maggiormente colpite dal terremoto in Emilia Romagna, ha fatto visita ai campi degli sfollati e ha incontrato i volontari della Croce Rossa impegnati sul posto. Rocca si è recato nei punti di accoglienza di Finale Emilia, di Sant'Agostino e di San Felice sul Panaro.  A causa delle frequenti repliche di scosse di terremoto, si riscontra nella popolazione presente nei campi, composta anche da moltissimi anziani e da stranieri, molta preoccupazione e disagio.

SISMA IN EMILIA. AGGIORNAMENTO

Continua l’attività dell’Esercito in concorso alla Protezione Civile per l’intervento nelle province di Ferrara e Modena, colpite dall’evento sismico della settimana scorsa. Il 1° Comando delle Forze di Difesa, su richiesta della Prefettura di Ferrara, ha infatti autorizzato l’impiego di tre autocarri a pianale scarrabile con relativi equipaggi, un minibus, un container, una tenda “stand luna” e una squadra di 12 militari del 6° reggimento trasporti di Budrio (BO) per il trasporto di letti e attrezzature dal Reparto lungodegenza dall’ospedale di Bondeno (FE) all’Ospedale di Cento (FE) e il trasporto e l’installazione di una tenda da adibire ad area ricreativa nel Comune di Sant’Agostino (FE), di due autogrù, tre autocarri pesanti HD6, una pala caricatrice media, un’autoambulanza e 17 militari del reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO) per la messa in sicurezza di una ciminiera nel comune di Bondeno (FE).

Terremoto in Emilia: allestite due nuove aree di accoglienza

A lavoro anche le colonne mobili di Prociv e Regione Molise

Aggiornamento ore 20.30 [27.5.] Con l’arrivo delle colonne mobili dell'associazione Prociv e della Regione Molise, salgono a cinque le organizzazioni nazionali di volontariato e a nove le regioni e province autonome impegnate nell’opera di assistenza alla popolazione colpita dai recenti eventi sismici in Emilia-Romagna. Attualmente sono oltre 6mila le persone che hanno lasciato la propria abitazione in seguito all’evento sismico del 20 maggio e delle scosse di replica che, da una settimana, stanno interessando principalmente le province di Modena, Ferrara e Mantova.

Terremoto - Il sostegno dell’ANCI alle comunita’ locali in Emilia e a Mantova

Nella giornata di domani [26.5] saranno attive le prime delle oltre 70 squadre di verificatori comunali volontari coordinati dall’ANCI che ha diramato uno specifico appello ai Comuni di sostegno verso i Sindaci dell’Emilia e della Provincia di Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio. Si tratta di un intervento di protezione civile promosso dall’ANCI nelle primissime ore in stretto rapporto con la Direzione della Protezione civile della Regione Emilia Romagna diretta dall’Ing. Demetrio Egidi, in collaborazione con Anci Emilia Romagna, e che prevede la partecipazione volontaria dei tecnici comunali provenienti da tutta Italia per operare nelle zone colpite dal sisma.

La colonna mobile del Friuli Venezia Giulia operativa nelle zone terremotate dell'Emilia Romagna

La colonna mobile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è giunta alle ore 4.00 del 21 maggio 2012 a Mirandola in provincia di Modena. I tecnici e gli oltre cento volontari di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia si sono immediatamente messi a disposizione delle autorità locali e del Dipartimento nazionale per le attività necessarie a fronteggiare l'emergenza. I volontari hanno iniziato l'allestimento di due tendopoli.

Terremoto nelle Province di Ferrara, Modena, Bologna e Reggio Emilia

Oltre cinquemila persone assistite nelle strutture e nei campi di Protezione Civile. Sono stati attivati ulteriori due moduli di assistenza alla popolazione forniti dalla Provincia Autonoma di Trento, in accordo con il Dipartimento di protezione Civile. A livello locale state attivate strutture per la gestione dell'emergenza e l'assistenza ai cittadini che nei Comuni maggiormente colpiti sono supportate da funzionari e tecnici provinciali e comunali. SPECIALE TERREMOTO All'interno le notizie aggiornate e le informazioni per i cittadini: norme di comportamento nell'opuscolo "cosa fare in caso di terremoto", come aiutare le popolazione colpiti con le donazioni, la modulistica per i Comuni.