Settori

Nel vasto e complesso mondo delle Strategie per la riduzione dei disastri (DRR-Disaster Risk Reduction), Sistema Protezione Civile web si occupa in modo particolare di quei settori che sono estremamente interconnessi tra loro: Ambiente e Cambiamenti Climatici; Difesa Civile; Protezione Civile, Aiuti umanitari; Resilienza ai Disastri e Sviluppo della resilienza delle comunità. Per ciascuno di questi settori viene presentata un'ampia gamma d'informazioni, suddivise in pratiche rubriche per rimanere informati su ciò che accade del variegato mondo della Protezione civile. Gli stessi temi vengono infine trattati anche alla voce materiale tecnico, dove è possibile approfondire gli argomenti.

I Vigili del fuoco ingabbiano la basilica di San Benedetto a Norcia

L'intervento per la messa in sicurezza portato a termine a solo un mese e mezzo dall'affidamento dei lavori

E' alta 18 metri la struttura montata dagli uomini del Nucleo Interventi Speciali dei Vigili del Fuoco intorno alla basilica di San Benedetto a Norcia per garantire la sicurezza della facciata rimasta in piedi dopo il terremoto del 26 e del 30 ottobre. Il progetto, curato e diretto dall'ing. Claudio Modena dell'Universita' di Padova e condiviso dal Nucleo Interventi Speciali dei Vigili del Fuoco, e' stato eseguito dalle squadre dei Vigili del Fuoco coordinate dai tecnici dello stesso NIS, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria. L'intervento, finanziato dal Mibact, è stato portato a compimento a solo un mese e mezzo dall'affidamento dei lavori.

Ascoli Piceno, ultimato smontaggio controllato di edificio a Borgo di Arquata del Tronto

Il 20 dicembre, i Vigili del fuoco, sono intervenuti a Borgo d’Arquata, lungo la strada "S.P. 685 - Valfluvione”, per la demolizione di un edificio comunale che si affaccia proprio sulla strada. Lo stabile, con la scossa del 24 agosto, aveva subito danni importanti, tanto che era già stato puntellato e messo in sicurezza ma, con le successive scosse di ottobre, ha subito lesioni ancor più profonde da dover ricorrere all’abbattimento. L’immobile, si trova nella zona rossa della frazione e l'intervento si è reso necessario per ripristinare la circolazione sull’importante arteria. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori demolizioni ed anche puntellamenti e cerchiaggi su altre case nei pressi.

SOCCORSI NEL MEDITERRANEO

Sono oltre 4.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 22 distinte operazioni di soccorso da poco concluse, coordinate della Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.


 

In particolare, come assetti navali, sono intervenute 7 unità della Guardia Costiera, un’unità spagnola del dispositivo EUNAVFORMED, un’unità spagnola del dispositivo FRONTEX, una unità navale della ONG Sea Watch, 3 mercantili, 4 rimorchiatori d’altura.

A seguito delle operazioni di soccorso sono stati effettuati trasbordi di migranti anche su un’unità navale della Guardia di Finanza ed una unità dei Carabinieri operanti nel dispositivo Frontex.

In particolare, nelle 22 operazioni rientra anche il soccorso ad un barcone capovoltosi, avvistato da un velivolo del dispositivo EUNAVFORMED. Su cui la Centrale Operativa ha immediatamente dirottato due motovedette classe 300 della Guardia Costiera e la nave Reina Sophia del medesimo dispositivo. L’intervento ha consentito di salvare al vita a 96 persone.

Tra queste, un bambino di 5 anni in stato di ipotermia, che è stato trasportato in salvo a Lampedusa da un elicottero della Guardia Costiera, assistito durante il volo da personale sanitario ivi imbarcato.

 

Quale contributo di immagini, si invia il link per scaricare il video relativo all’evacuazione medica suddetta.

 

https://we.tl/u4a7si3EBz

 

Sisma Ecuador: partito un team di esperti italiani

Il via libera arrivato in mattinata dall’Ecuador attraverso Bruxelles

È partito un team, composto da ingegneri e tecnici del corpo nazionale dei vigili del fuoco esperti nella valutazione e analisi del danno e da personale del Dipartimento della Protezione Civile, inviato dal Governo italiano nelle zone nord-occidentali dell’Ecuador, quelle maggiormente colpite dal terremoto verificatosi il 16 aprile.

Firenze, oltre 500 interventi effettuati per il nubifragio del 1 agosto

Sono oltre 500 gli interventi effettuati dai 170 vigili del fuoco che stanno lavorando incessantemente dal 1 agosto nella parte sud della città, a seguito del nubifragio che si è abbattutto su Firenze. Forti piogge con raffiche di vento hanno provocato allagamenti, ingombri stradali, caduta di alberi e di coperture e l'interruzione della linea ferroviaria, ripristinata nella mattinata del giorno successivo. Per far fronte all'emergenza è stato potenziato il dispositivo di soccorso con l’invio di squadre di rinfozo da Arezzo, Lucca, Siena, Prato e Pistoia. Attualmente le squadre stanno operando sul lungarno Colombo, arteria importantissima per il capoluogo toscano chiusa da sabato, per rimuovere la maggior parte degli alberi che fiancheggiavano la strada  caduti o danneggiati.

FAO: Nepal Earthquake’s impact on food security and agriculture likely very high


Rome - Some $8 million is urgently needed to help disaster-struck Nepalese farmers rapidly recover lost agricultural inputs and resume preparations for the imminent rice sowing season, FAO said today. The impact of the recent major earthquake on food security and agricultural livelihoods expected to be very high. Farmers who miss the planting season that is expected to start late May onwards will be unable to harvest rice – the country’s staple food -- again until late 2016. This, together with likely losses of food stocks and wheat and maize harvests, would severely limit food supplies and incomes in the South Asian country, where around two-thirds of people rely on agriculture for their livelihood, FAO said.

Vigili del fuoco al lavoro in Nepal per soccorso e verifica danni

Sono impegnati su due fronti - quello del soccorso alla popolazione e quello della valutazione dei danni agli edifici - i Vigili del fuoco che hanno raggiunto Kathmandu, la capitale del Nepal, dopo il forte terremoto che ha colpito il Paese il 25 aprile scorso. Una parte del team, composto da 11 operatori, fa parte del Modulo Short Term Countermeasures (Modulo STC) e si occupa della verifica rapida dei danni agli edifici considerati rilevanti dalle autorità locali (Local EEmergency Management Autority - Lema). Su questo fronte sono già state effettuate verifiche dei templi nei siti storici di Bungamati, Khokama e Sano Khonkama: in alcuni di questi casi i Vvf ritengono possibile la messa in sicurezza delle strutture danneggiate, per il successivo recupero delle opere che contengono.

Nepal: operativo l’ospedale da campo italiano

L'intervento italiano si svolge nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile

È operativo da questa mattina alle 9.00 il Posto Medico Avanzato-PMA italiano inviato dal Dipartimento della Protezione Civile a Satbise, nel distretto di Nuwakot, a 90 km da Kathmandu, per rispondere alle esigenze di soccorso e assistenza alla popolazione nepalese duramente colpita dal terremoto. Nella zona assegnata è presente una tendopoli spontanea di circa 300 persone e la struttura sanitaria è al servizio di tutta la popolazione dell’area. Nel corso di questa mattina sono stati visitati 171 pazienti, soprattutto donne e bambini. Al lavoro un team sanitario di 26 persone, appartenente al Gruppo Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, composto da medici di pronto soccorso, chirurghi, anestesisti, ortopedici e pediatri, specializzato per interventi in contesti di crisi. Il PMA è costituito da cinque tende, un gazebo per il triage e le aree di servizio per il personale, materiale tecnico d’intervento e un container contenente dodici tende autostabili. Comprende un’area per la stabilizzazione dei feriti e il pronto soccorso, barelle per l’attesa, attrezzature per radiografie ed ecografie, consulenza trattamento ortopedico, sala operatoria e una zona di attesa per il trasferimento dei degenti in altri ospedali.

Evacuati 63 civili europei con velivoli A.M.

I civili sono stati prelevati dal Sud Sudan a seguito dei disordini esplosi nel Paese africano



Venerdì 20 Dicembre, un velivolo KC-767 dell'Aeronautica Militare ha rimpatriato 63 civili europei, di cui 34 italiani, dal Sud Sudan, a seguito dei disordini esplosi nel Paese africano tra le forze lealiste e unità ribelli. I civili sono stati prima prelevati dall’aeroporto della capitale, Juba, da un velivolo C-130 della 46^ Brigata Aera di Pisa, che li ha trasferiti presso l’aeroporto di Gibuti, dove hanno ricevuto assistenza sanitaria e logistica presso la base delle Forze Armate italiane in fase di completamento per il supporto alle unità militari in transito o impegnate in operazioni nell'area del Corno d'Africa.  Successivamente, a bordo del Boing 767 dell'Aeronautica Militare, il personale è stato trasferito da Gibuti all'aeroporto militare di Ciampino (RM).