G8 e salute globale

A Roma la Conferenza internazionale intitolata ”La presidenza italiana del G8 e la promozione della salute globale”

Lunedì 9 febbraio 2009 dalle ore 9:00 alle ore 18:30 nella Sala Capranichetta (Piazza Montecitorio, 125 - Roma) si terrà la Conferenza internazionale su ”La presidenza italiana del G8 e la promozione della salute globale” organizzata da Azione per la salute globale, rete che riunisce 15 organizzazioni non governative europee con l’obiettivo di promuovere l’impegno internazionale per migliorare la salute delle popolazioni del Sud del mondo.


 



 


Colpiti da una crisi finanziaria senza precedenti, i paesi del G8 si preparano a correre ai ripari: piani di intervento e tagli di spesa operati dai governi stanno però andando a colpire quelle dimensioni dell’economia globale che vedono il Nord del mondo, più ricco, sostenere la lotta alla povertà e il miglioramento delle condizioni della popolazione del Sud del mondo, a cominciare dagli aiuti allo sviluppo.


 


Questi tagli rischiano di avere un impatto drammatico su quei settori, come la sanità, che nei paesi più poveri continuano a dipendere largamente dal sostegno internazionale. I tagli rischiano anche di annullare il cammino internazionale per rendere più efficaci gli aiuti e concentrarli nei settori che più hanno bisogno di essere sostenuti, tra questi la salute globale: un cammino iniziato con la Conferenza di Parigi sull’efficacia degli aiuti del 2005, proseguito ad Accra nel settembre 2008 e poi con la Conferenza Onu di Doha sulla finanza per lo sviluppo (novembre 2008) dove è emersa la fragilità di questo percorso a fronte della crisi finanziaria globale.


 


A partire dal 2000, nei vertici dei G8, la salute globale, pur conquistando maggiore visibilità, non è diventata una priorità negli impegni dei governi. Il Fondo Globale per la lotta alla tubercolosi, Aids e malaria, il più importante programma di cooperazione socio-sanitaria mondiale, lanciato nel G8 di Genova nel 2001, registra una consistente contrazione dei finanziamenti e nel 2008 non è riuscito a far fronte a tutte le richieste che vengono dal Sud del mondo, in particolare dall’Africa Sub-Sahariana.


 


L’Italia, che presiede il G8 nel 2009, potrebbe assumere la leadership in questo settore, integrando appieno la salute globale tra le priorità del prossimo vertice, nonostante il taglio degli aiuti allo sviluppo ridotti nel 2009 del 56%, da 732 a 321 milioni di euro? L’impegno del Ministro Tremonti nella Task force di alto livello sul finanziamento innovativo dei sistemi sanitari può aprire nuove strade? Quale margine ci sarà per affrontare le nuove sfide, prima fra tutte l’accesso universale ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva per ridurre Aids e mortalità materna? E quale ruolo può giocare il settore privato? A queste domande si cercherà una risposta nell’incontro del 9 febbraio.


 Bambini in Burkina Faso


 

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