EMERGENZA SISMA IN EMILIA

Si è concluso l’intervento del personale specializzato dell’Ispettorato delle Infrastrutture dell’Esercito che, nell’ambito dell’operazione “Una Acies”, ha operato a favore della popolazione colpita dal sisma in Emilia Romagna.“L’aliquota tecnica” dell’Esercito, costituita da ingegneri, architetti e geometri militari, in stretto coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, ha redatto 803 schede AEDES (Valutazione di agibilità e rilievo del danno) per la verifica speditiva degli edifici privati colpiti e ha fornito la consulenza tecnica sia per la demolizione sia per la progettazione e direzione dei lavori.Il personale ha operato nelle province di Ferrara (Bondeno e Cento), Modena (Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, Sant'Agostino e Concordia) e Bologna (Crevalcore e Molinella).

Al lavoro ininterrottamente sin dalle prime ore successive al terremoto, il personale dell’Esercito ha operato soprattutto in tre ambiti: la sicurezza, in stretto coordinamento con le Forze dell'Ordine, la rimozione e lo sgombero delle macerie per ripristinare la viabilità e consentire l’accesso alle zone colpite, le ricognizioni e le verifiche strutturali su edifici di uso pubblico e privato. Militari dell’Esercito sono ancora impiegati, in concorso alle Forze di Polizia, nelle province di Ferrara e Reggio Emilia per lo svolgimento delle attività di vigilanza e “antisciacallaggio”.


 

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