Emergenza Giappone, Continua intervento della Croce Rossa potenziate le attività di primo soccorso

A diciassette giorni dagli eventi catastrofici che hanno devastato vaste aree del paese, la Croce Rossa Giapponese (JRCS) continua a offrire il proprio supporto a diverse comunità nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le tre zone più seriamente colpite dal disastro.
La Croce Rossa Giapponese continua ad affiancare il governo espletando in modo ammirabile il suo ruolo ausiliario durante i disastri naturali. Gli interventi riguardano soprattutto azioni di prima emergenza, l'offerta di supporto medico e psicologico, la distribuzione di materiale di soccorso, la gestione dei servizi di donazione del sangue e il raccoglimento delle offerte e donazioni
La JRCS  sta attualmente cercando di rafforzare ulteriormente la sua intensa attività di risposta all'emergenza potenziando le attività di primo soccorso.

Il freddo e la neve contribuiscono a rendere ancor più complicate le condizioni degli sfollati e degli evacuati, ostacolando anche le attività di soccorso. Carburante, case prefabbricate, materiale sanitario, vestiti, medicine ed elettrodomestici rappresentano i bisogni primari. In particolare la scarsità di carburante (per i trasporti e per il riscaldamento), sta determinando forti disagi. Durante la notte, le zone più colpite dal disastro rimangono senza luce a causa dei alla rete elettrica. Alcuni miglioramenti sono tuttavia visibili per quanto riguarda la pulizia delle strade e la rimozione dei detriti, ma appena oltre le principali via di accesso, le aree colpite assomigliano più a discariche che alle zone popolate 17 giorni fa. L'odore di fumo è ancora presente nell'aria.
Nei tre giorni successivi al disastro, l'ospedale della Croce Rossa di Ishinomaki (a nord di Sendai nella prefettura di Miyagi) è rimasto completamente senza corrente elettrica, mentre quello Morioka ( nell'estremo nord della prefettura di Iwate) solo recentemente ha visto riattivata la sua rete elettrica, dopo che per diversi giorni aveva potuto contare solo sui propri generatori. Nell'ospedale di Ishinomaki, i pazienti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altre strutture. Il personale della Croce Rossa presente negli ospedali sopraccitati non ha ricevuto alcuna richiesta riguardante minacce di radiazioni: la gente è completamente concentrata sulla ricostruzione della propria vita e non si preoccupa dell'evoluzione della situazione nella centrale nucleare di Fukushima.
La mancanza d'acqua continua a interessare 652.254 famiglie in dieci prefetture, mentre il gas ed elettricità non raggiungono rispettivamente 359.079 e 200.000 abitazioni, causando disagi sia per i trasporti che per il riscaldamento. La Croce Rossa Giapponese ha inviato 397 missioni mediche che hanno impegnato più di 2.400 membri del proprio personale. La Società Nazionale ha anche distribuito oltre 125.000 coperte, 25.000 scatole di primo soccorso (incluso radio, torce e consigli sanitari) e 11.000 kit per la notte.
Le squadre di medici hanno fornito una prima valutazione delle aree colpite, prestando anche servizi medici e di sostegno psicologico nei centri di accoglienza organizzati dal governo. Le cliniche mobili della JRCS hanno un importante ruolo di supporto alle strutture sanitarie locali, soprattutto quando si tratta di raggiungere le zone più remote. Per i feriti più gravi la JRCS ha mobilitato la sua unità di risposta alle emergenze interne (DERU), che utilizza gli elicotteri per trasportare i feriti negli ospedali, tra i quali sono comprese le strutture sanitarie della stessa JRCS.Oltre che nelle cure necessarie ai danni fisici, la Croce Rossa Giapponese è coinvolta nel trattamento delle conseguenze che il disastro ha causato sullo stato psicologico delle persone colpite, soprattutto i bambini. Quasi tutte le squadre di medici, inviate dalla JRCS, comprendono al loro interno uno psicologo. Inoltre la Società Nazionale dispone di 2.369 infermiere specializzate nel sostegno psicologico, mentre alcuni psicologi stanno conducendo le valutazioni del caso nelle aree colpite, offrendo anche il loro supporto ad alcune attività mediche, come il controllo della pressione sanguinea.È stato istituito un collegamento tra la i segretari generali della JRCS locali e le autorità sanitarie e sociali delle prefetture interessate, mentre in ognuna di esse un comitato locale della JRCS funziona da collegamento.Tra le Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sono attualmente in corso valutazioni per migliorare ulteriormente le attività svolte durante i primi 17 giorni di operazioni. Tali discussioni avranno per oggetto sia il consolidamento delle attività svolte che le possibili future evoluzioni. Accanto all'attuale programma di intervento è allo studio un piano a medio termine che avrà come punto principale l'utilizzo dei fondi raccolti a livello internazionale. La principale preoccupazione sarà quella di offrire alle famiglie ospitate nei prefabbricati i servizi primari, mentre sarà necessario individuare la strategia migliore per collegare il piano di investimenti con quello stabilito dalle altre autorità.Il sito web di supporto allo ristabilimento dei contatti familiari, ha fino ad oggi raccolto 5.619 registrazioni, di cui 1.432 dal Giappone. Sono attualmente in corso sforzi per migliorare l'efficienza di questo servizio, grazie anche al supporto del Comitato Internazionale.




 

Condividi questo articolo

Commenti (0)

Aggiungi un commento

Accedi dalla colonna di destra per aggiungere un commento.