Ambiente: risorse forestali e lotta alla siccità e alla desertificazione

La Forestale, che sino agli anni '70 aveva realizzato cospicue opere di rimboschimento su tutto il territorio nazionale, con l'Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio ha messo in luce come i nostri boschi siano in grado di fissare 2,7 milioni di tonnellate di carbonio l'anno, pari a circa 10 milioni di tonnellate di CO2

La desertificazione rappresenta una delle conseguenze più preoccupanti del fenomeno del surriscaldamento del pianeta. Si tratta di un fenomeno che ha colpito soprattutto le regioni del sud del mondo, accrescendone i drammatici livelli di precarietà, insicurezza alimentare e povertà.



Ai fatti e alle conseguenze di questa grave problematica ambientale è dedicato il convegno "Risorse forestali e lotta alla siccità e alla desertificazione", organizzato oggi dal Corpo forestale dello Stato, dall'Accademia Italiana di Scienze forestali e dalla Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali presso l'Ispettorato Generale della Forestale.
Tra gli argomenti al centro del dibattito, l'attività internazionale dell'Italia a supporto della lotta alla desertificazione, la copertura forestale e il contrasto al degrado nelle aree a rischio, le linee internazionali per contrastare il fenomeno della siccità e il ruolo e l'attività del Corpo forestale dello Stato per la lotta alla desertificazione.
La diminuzione delle superfici boscate con la conseguente aridità del suolo è un problema sempre più discusso a livello mondiale. La desertificazione è funzione diretta delle varie azioni climatiche, degli incrementi di popolazione e della gestione forestale. Secondo studi recenti è emerso che in Italia oltre il 21 per cento del territorio nazionale è a rischio di desertificazione. Le precipitazioni negli ultimi 120 anni sono leggermente diminuite relativamente al numero dei giorni piovosi ma con una significativa crescita dell'intensità.
Sono stati questi i principali temi che oggi sono stati affrontati da vari studiosi ed esperti del fenomeno. In particolare nel corso dell'incontro si è discusso del ruolo del Corpo forestale dello Stato per la lotta alla siccità e alla desertificazione. La Forestale, che sino agli anni '70 aveva realizzato cospicue opere di rimboschimento su tutto il territorio nazionale, negli ultimi tempi, nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali, ha realizzato l'Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio che ha messo in luce come i nostri boschi siano in grado di fissare 2,7 milioni di tonnellate di carbonio l'anno, pari a circa 10 milioni di tonnellate di CO2, per cinque anni.
E' stato anche sottolineato il ruolo attivo dell'Unione Europea nell'elaborazione di una normativa volta ad impedire il commercio illegale di legname, una delle principali cause di deforestazione.
L'obiettivo di tutti i Paesi coinvolti è quello di contribuire ad arrestare la deforestazione del Pianeta entro il 2030 e di ridurre del 50 per cento la deforestazione tropicale entro il 2020.
L'incontro si è concluso con la presentazione del saggio monografico "Rimboschimenti e lotta alla desertificazione in Italia" che propone una lettura critica sul ruolo attuale dei rimboschimenti nella prevenzione e mitigazione dei processi di desertificazione nel territorio nazionale.


 
 

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