EMERGENZA CORNO D'AFRICA: AL VIA LA MISSIONE UMANITARIA DELLA CROCE ROSSA ITALIANA NEL TURKANA



Un primo contingente di otto persone tra volontari e operatori della Croce Rossa Italiana è arrivato ieri a Nairobi per dare il via ad una operazione umanitaria nel Turkana, una delle regioni maggiormente colpite dalla gravissima crisi che sta investendo l'area del Corno d'Africa. Il Turkana, a nordovest del Kenya, al confine con l'Etiopia e il Sud Sudan, soffre di una devastante carestia: il tasso globale di malnutrizione qui, raggiunge il 38 per cento della popolazione.Alla prima tranche di logisti partiti ieri si aggiungeranno nei prossimi giorni medici e personale sanitario. La Croce Rossa Italiana sarà impegnata in un intervento umanitario basato sull'assistenza sanitaria e sulle attività di distribuzione degli aiuti alimentari. In particolare la CRI allestirà un presidio sanitario pediatrico e organizzerà un sistema di cliniche mobili in grado di raggiungere la popolazione nelle aree remote, dove non si ha più accesso ad acqua e cibo.

L' intervento della Croce Rossa Italiana è svolto in accordo con la Croce Rossa Keniota, a fianco della quale lavorerà su politiche alimentari indirizzate non ad aiuti fine a se stessi ma all'autosostentamento a medio e lungo termine."La Croce Rossa Italiana - ha detto il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca - è sempre vicina alle persone più vulnerabili, ovunque siano nel mondo, mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza logistica in zone di crisi. Nell'area del Corno d'Africa c'è bisogno di molto aiuto e ce sarà per mesi, la situazione è infatti gravissima. Da tempo la Croce Rossa internazionale lanciava appelli e suonava campanelli d'allarme sull'imminente arrivo di una crisi umanitaria nell'area, causata da siccità e carestia, ma purtroppo sono rimasti inascoltati. E' necessario che la comunità internazionale sia sensibile al grido di aiuto di queste popolazioni e si mobiliti tempestivamente per alleviarne la sofferenza. Cibo e personale sanitario sono le emergenze più forti. Il nostro intervento in particolare sarà di carattere pediatrico, articolato in un sistema di presidi di assistenza fissi e di ambulatori sanitari pediatrici mobili".



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