Siria, un sostegno alle comunità per andare avanti durante la crisi

In Siria, con una produzione di grano prevista del 52 per cento al di sotto dei livelli precedenti, la Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) ha dato il via a un intervento urgente, in collaborazione con l’agenzia delle Nazioni Unite FAO (Food and Agriculture Organization), per aiutare la popolazione a provvedere al proprio futuro. I cambiamenti climatici e la siccità, insieme con il conflitto, aggiungono ulteriore pressione su una situazione alimentare già terribile. C'è stato un impatto enorme sull’agricoltura e sull’allevamento, con una riduzione della produzione di grano e orzo - le due colture più importanti in Siria - in zone strategiche del paese. Secondo la FAO la superficie totale coltivata con il grano si stima sia diminuita di circa il 15 per cento rispetto alla media degli ultimi anni. La produzione di grano attesa è di 1.970.000 tonnellate per il 2014 (il 52 per cento al di sotto della media del periodo 2001-2011). Con la stagione di semina per il prossimo raccolto ormai alle porte, è importante intervenire rapidamente per aiutare le famiglie sfollate e gli agricoltori in difficoltà ad affrontare nel lungo termine i rischi per la sicurezza alimentare e per la sopravvivenza economica.

Giordania: inaugurato l'ospedale per i profughi siriani


I primi giorni del mese di giugno è stato inaugurato l’Ospedale di Azraq, nel Regno Hascemita di Giordania, realizzato per garantire i servizi di base e di emergenza alla popolazione siriana fuggita dalla grave crisi umanitaria in corso nel proprio Paese. Una struttura prefabbricata di circa 1500 mq, interamente progettata e costruita dalla Protezione civile trentina - attraverso una convenzione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, dando seguito ad un input della Commissione Europea al Ministero degli Affari Esteri italiano dello scorso anno. Allo stato attuale, l’ospedale ospita una sala operatoria, una sala parto, un’area per terapia intensiva, dei laboratori e una farmacia.

Migranti: il 29 aprile assistiti dalla CRI in Sicilia 1086 migranti. Proseguono in tutta Italia le attività di accoglienza della Croce Rossa

Continuano le attività di assistenza e accoglienza della Croce Rossa Italiana durante le operazioni di sbarco dei migranti sulle coste italiane. Il 29 aprile la Croce Rossa ha assistito 1086 migranti in diversi sbarchi. Ad Augusta (Sr) la CRI è intervenuta nella mattinata per assistere 400 persone sbarcate dalla nave Orione della Marina Militare. Due migranti sono stati trasferiti in ospedale. Nello stesso giorno a Pozzallo (Rg) la Croce Rossa, che ha allestito da giorni una tenda pneumatica presso il molto, ha prestato assistenza durante lo sbarco, dalla nave Libra della Marina Militare, di 364 persone, tra cui 51 bambini. Anche in questo caso due migrati sono stati condotti in ospedale. Sempre il 29 aprile la Croce Rossa è stata impegnata nel pomeriggio al porto di Augusta nelle operazioni sanitarie e di accoglienza di 322 migranti sbarcati dalla nave cisterna "Costanza".

Siria: il Comitato Internazionale della Croce Rossa distribuisce aiuti d'emergenza nella zona rurale di Damasco



Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e la Mezzaluna Rossa Siriana hanno consegnato aiuti di emergenza a oltre 4.000 famiglie a Barzeh negli ultimi due giorni. Il convoglio umanitario di 19 camion è stato il primo a entrare nella zona rurale di Damasco da quando una tregua è stata negoziata all'inizio del mese. "Il convoglio è arrivato a Barzeh ieri e ha consegnato per tutta la giornata ai comitati locali medicine, cibo e altri oggetti, tra cui set da cucina, coperte e materassi", ha detto Daphnée Maret, il vice capo della delegazione del CICR in Siria, che ha supervisionato l'operazione. "Specialisti del CICR in materia di sicurezza economica e salute avevano valutato la situazione umanitaria a Barzeh la scorsa settimana. Questo è stato molto importante per la distribuzione imparziale di assistenza, compresa l'assistenza medica, in una zona direttamente colpita dai combattimenti".I comitati locali e il personale sanitario locale inizieranno oggi a distribuire gli aiuti forniti dal CICR in diversi punti di consegna facilmente accessibili della zona.



 

Repubblica Centrafricana: Il mondo non può più ignorare la catastrofe umanitaria

Nel corso dell'anno scorso, la Repubblica Centrafricana ha vissuto vasti disordini civili a livello nazionale che hanno portato alla caduta del suo governo. Nei mesi successivi, la situazione non si è stabilizzata, e di fatto, è peggiorata a dicembre con un aumento della violenza inter-comunitaria. In Repubblica Centrafricana sta accadendo una catastrofe umanitaria, che potrebbe influenzare il Paese per molti anni a venire. Gran parte di essa è stata poco raccontata per mesi, assente dalle aperture dei telegiornali, e abbandonata. Un disastro silenzioso. Il mondo ora sta prestando attenzione, dopo la notizia che centinaia di persone sono morte a causa della violenza. Tuttavia, negli ultimi mesi circa un milione di persone sono state costrette a lasciare i loro villaggi, le loro case e anche il loro Paese.

Madagascar, la CRI a fianco della Consorella Malgascia e della Fondazione Akbaraly nella lotta contro i tumori femminili

E' stato siglato un accordo tra la Fondazione Akbaraly, la Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Malgascia per un programma di cooperazione internazionale di lotta ai tumori ginecologici e mammari in Madagascar. La CRI sosterrà e finanzierà il progetto "4aWOMAN" della Fondazione Akbaraly per la sensibilizzazione e l'offerta di cura, specificatamente nelle regioni dell'Haute Matsiatra e di Boeny. Ciò consentirà ai volontari della Consorella Malgascia di essere formati per andare nei villaggi e raggiungere così il maggior numero di donne per avviare un'opera di sensibilizzazione.

Il presidente del CICR in visita è profondamente preoccupato per la situazione dei civili

La portata della crisi in Siria, con milioni di civili colpiti, è sconcertante e la risposta umanitaria insufficiente, ha detto il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), Peter Maurer, alla fine di una visita di tre giorni nel Paese. Oltre a tenere riunioni ufficiali, durante le quali ha spinto per un maggiore accesso umanitario alle persone bisognose, Maurer ha incontrato le famiglie sfollate a causa del conflitto nell'area rurale di Damasco e i funzionari e i volontari della Mezzaluna Rossa Siriana. "E' fuori discussione che la situazione umanitaria in Siria sia catastrofica", ha detto Maurer al termine della sua visita. "Sono profondamente preoccupato per il fatto che la maggior parte della popolazione sia direttamente o indirettamente colpita dalla spirale di violenza e dalle restrizioni in materia di aiuti umanitari.

L'AERONAUTICA MILITARE SUPPORTA PONTE AEREO ONU

Il Distaccamento di Brindisi ha garantito il supporto per l’invio di materiali e aiuti umanitari a sostegno della missione di pace “Binuca” e del World Food Programme (WFP)

Capodanno di intensa attività a sostegno delle Nazioni Unite per l’Aeronautica Militare. Si è concluso infatti ieri, giovedì 2 gennaio, il ponte aereo attivato nei giorni scorsi dalla base aerea di Brindisi per far giungere materiali ed aiuti umanitari nella Repubblica Centraficana a seguito delle tensioni etniche che stanno destabilizzando il Paese. Il primo intervento  è partito il 28 dicembre scorso  a sostegno della missione “Binuca” (United Nations Integrated Office for the Consolidation for Peace in Central Africa Republic), in corso nel Paese africano su disposizione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.  Il personale dell’Aeronautica Militare, in sinergia con quello delle Nazioni Unite, ha fornito supporto diurno e notturno ai velivoli “Boeing 747-200” cargo della compagnia saudita “Saudia Airlines” che hanno fatto la spola tra l’aeroporto brindisino e quello di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove gli aiuti erano diretti per conto del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite (UNGSC).  In particolare sono state curate le operazioni di assistenza tecnica a terra, il controllo del traffico aereo ed il servizio meteorologico, oltre al coordinamento delle operazioni per il rifornimento di carburante per i velivoli in transito. L’ UNGSC è ospitato dal 1994 dall’Italia sul distaccamento aeroportuale di Brindisi per attività di supporto in favore delle operazioni di “peacekeeping” delle Nazioni Unite.

Rientrati i velivoli AM dalle Filippine

In un mese oltre cento missioni, trasportate circa 250 tonnellate di materiale e 650 persone tra feriti, sfollati e squadre di soccorritori



Domenica 22 Dicembre, sono atterrati a Pisa i due velivoli dell’Aeronautica Militare impegnati da più di un mese nelle Filippine in soccorso della popolazione colpita dal tifone Hayan, che lo scorso 8 Novembre ha causato migliaia di morti e ingentissimi danni a città e villaggi del Paese asiatico.  I velivoli dell'Aeronautica Militare sono stati tra i primi ad intervenire. Già il 16 Novembre, infatti, un C-130J della 46^ Brigata Aerea è decollato da Pisa per trasportare nelle Filippine un ospedale da campo della Protezione Civile. Successivamente, al C-130J, si è aggiunto un C-27J, altro velivolo dell’Aeronautica Militare appartenente al Reparto Trasporti di Pisa. I due velivoli sono stati messi a disposizione delle diverse organizzazioni che sul posto coordinavano i soccorsi, trasportando beni di prima necessità per l’emergenza umanitaria, in particolare generi alimentari (per lo più sacchi di riso), acqua, generatori di corrente e tende per rimpiazzare le case distrutte dal tifone.

Aeronautica Militare: l’impegno per l’emergenza umanitaria nelle Filippine

Prosegue l’impegno dell’Aeronautica a supporto della popolazione filippina colpita dal tifone Haiyan: un C130J ha trasportato finora circa 120 tonnellate di generi alimentari, oltre 10 tonnellate di materiale sanitario ed evacuato più di 150 persone L’Aeronautica Militare continua nel suo impegno in soccorso della popolazione filippina, colpita lo scorso 8 novembre dal tifone Haiyan. Un C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa è attualmente nel paese asiatico e partecipa al dispositivo dei soccorsi della comunità internazionale per far fronte all'emergenza umanitaria.