Disaster risk reduction of mega-urban regions

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This document presents the proceedings of a workshop responding to the Hyogo Framework of Action's (HFA) call for the reduction of risks to disasters of mega-urban regions, within a knowledge sharing experience of megacities.  It is divided in two parts: the proceedings and the presentation abstracts. The first part of the proceedings focuses on the implementation of a competent disaster risk management (DRM) programme in the context of megacities. The second is devoted to advancing and improving knowledge and experience-sharing among megacity partners.

Disaster risk reduction for safe development: a study of corporate practices in India

This book reports on SAARC Disaster Management Centre (SDMC) activities and its two-pronged strategies for knowledge management as a key to disaster risk reduction
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One is unlocking of those knowledge capitals which are confined locally in community domain in the multi-hazard-prone areas of the South Asian region and yet to be harnessed fully for resilience building. The second is interlocking of knowledge based institutions in operational as well as in research and development domains and also in the academia throughout the region by setting-up South Asia Disaster Knowledge Network (SADKN).

Mapping drought patterns and impacts: a global perspective

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This study reviews all previous known attempts to approach the issue of drought analysis at the global scale as well as attempts to map disaster risks, water scarcity, climate change and related subjects – either at a country level or at regular grid scales - in order to examines the global patterns and impacts of droughts.

Reduce risk and raise resilience

Case studies include: Vietnam – Reducing Flood And Storm Vulnerability; Philippines – Coastal Management; Bangladesh – Cyclone Sidr.

This report highlights climate change solutions that are already working in the Philippines, Vietnam and Bangladesh, but warns that much more needs to be done to protect vulnerable communities from increasing disaster risks linked to changing weather patterns. It asserts that developed country governments need to commit at least USD 150 billion per year to developing countries to support adaptation, mitigation and disaster risk reduction efforts if they are to help protect their citizens.

Good Practices for Community Resilience

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Many individuals and several organisations have contributed to the activities described in this document. Without their enthusiasm and active involvement very little could have been achieved. Attempts will not be made to mention individuals, but the invaluable role of the local partner organisations, Samaj Kallyan Sangstha (SKS) in Gaibandha, Uttara Development Program (UDP) in Bogra and Gono Kalyan Sangstha (GKS) in Serajgonj must be acknowledged. It is hoped that these organisations have benefitted from their involvement with the "livelihood centred approach to disaster management" project to the same extent as the targeted communities.



L'Aquila..e gli altri terremoti


E' un vero miracolo di efficienza quello dell'Aquila? Non sono possibili paragoni al mondo? Si sono abbattuti i costi e i tempi di reinsediamento? E' stata messa a frutto tutta l'esperienza accumulata in Italia nella gestione della fase della prima e della seconda emergenza? Sono domande utili a farsi. I dati storici e le comparazioni con gli altri eventi ci aiuteranno a stabilire la misura e la qualità della fatica realizzata.

Contrasto agli incendi boschivi

Per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi in Italia è necessario avviare un gemellaggio, una collaborazione con le Regioni del Centro Nord in inverno, e del Centro Sud in estate.  A sostenerlo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Guido Bertolaso, nel corso di una informativa urgente alla Camera durante la quale si è discusso anche della legge quadro sugli incendi, la n. 353 del 2000, che, pur valida, è ancora in larga parte inapplicata.


Difficoltà economiche e organizzative a livello locale, carenze e ritardi sono i principali ostacoli individuati dal Sottosegretario ad una piena attuazione della legge, che prevede l'istituzione di catasti comunali sulle aree boschive colpite da incendi.  Nel corso dell’audizione Bertolaso ha parlato anche della difficile situazione vissuta dalla Sardegna.
Sin dal 20 luglio la Protezione Civile ha segnalato alle regioni meridionali i rischi che il caldo e lo scirocco avrebbero comportato sul fronte incendi, ma l’allarme è rimasto inascoltato. I roghi hanno colto impreparate le strutture sul territorio e le operazioni di soccorso da terra, le più importanti, sono partite con ritardo.
Gli incendi – ha sottolineato Bertolaso – si spengono principalmente da terra, con risorse assicurate a Vigili del fuoco, Corpo forestale e organizzazioni di volontariato. L'intervento aereo, invece, deve essere considerato un’integrazione.

La flotta di Stato ha infatti bisogno di tempi tecnici per il decollo e il raggiungimento dell'obiettivo. I velivoli sono in grado di portarsi lì dove necessario nel tempo record di 30-45 minuti, ma è indispensabile considerare il loro intervento un supporto a quello delle squadre di terra.

Per un corretto coordinamento delle risorse è dunque fondamentale che tra Governo e amministrazioni regionali ci sia la giusta sinergia, e una capacità di dialogo tale da garantire azioni di contrasto - congiunte, rapide ed efficaci - al fenomeno degli incendi boschivi.

 

La Microzonazione Sismica

Indirizzi e criteri per la valutazione degli effetti in situ
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All'interno della sezione "Rischio sismico" di questo sito internet è possibile scaricare gli "Indirizzi e criteri generali per la microzonazione sismica", approvati dal Dipartimento della Protezione civile e dalla Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province autonome e in distribuzione dal mese di marzo 2009. 

“Valnerina: una valle unica, un unico sistema di Protezione Civile”

La Comunità Montana Valnerina ed il servizio intercomunale di Protezione Civile
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La Valnerina

Il territorio dell’alta Valnerina, su cui ricade la competenza della locale Comunità Montana, è formato da dieci Comuni della Provincia di Perugia. I Comuni sono: Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera. A questi, a seguito della riforma degli Enti Montani, si sono aggiunti i Comuni della bassa Valnerina rientranti nella provincia di Terni: Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino e Stroncone. Attualmente su tale territorio, con un’estensione di circa 1200 km2, nella quasi totalità montani, risiede una popolazione di circa 24000 abitanti sparsi in oltre 170 insediamenti abitativi, alcuni piccolissimi, di molti sopra gli 800 metri. 

Come difendersi dalle ondate di calore

Le ondate di calore (in inglese heat-waves) sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, che possono durare giorni o settimane. L’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO, - World Meteorological Organization), non ha formulato una definizione standard di ondata di calore e, in diversi paesi , la definizione si basa sul superamento di valori soglia di temperatura definiti attraverso il 10% (90° percentile) o il 5% (95° percentile) dei valori più alti osservati nella serie storica dei dati registrati in una specifica area. In diversi paesi, quindi, si usano definizioni basate sull’identificazione di un livello soglia di temperatura e sulla sua durata.