NAUFRAGIO NAVE COSTA CONCORDIA

Costa Concordia sugli scogli al Giglio. Fermato il comandante: Tre morti, decine di feriti e dispersi.


A bordo 4229 persone tra crocieristi ed equipaggio. Recuperati in mare i cadaveri di due turisti francesi e un marinaio peruviano; 42 i feriti, due gravi; una quarantina i dispersi. Fermato il comandante. Pm, manovra maldestra all'origine dell'impatto. I passeggeri: equipaggio non preparato all'emergenza; ci litigavamo i salvagenti. Il cordoglio di Napolitano. L'allarme per l'allerta ambientale. E' in stato di fermo il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Lo conferma il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che lo sta interrogando da alcune ore. Ci sarebbe anche un altro indagato, lo affermano ambienti investigativi.

Rientro sulla Terra satellite UARS della NASA: Comitato operativo in seduta permanente

Aggiornamento ore 20:30 del 22 set 11

Il Comitato tecnico scientifico, costituito nell’ambito del Comitato Operativo, nell’aggiornamento delle ore 20:00 ha modificato lo scenario prospettato nel precedente punto di situazione. Sulla base degli ultimi dati disponibili, sia sullo stato orbitale che sull’attività solare prevista, la previsione di rientro è centrata intorno alle 19:20 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle 14:00 del 23 settembre e si chiude alle 03:00 del 24 settembre. All’interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità, corrispondente ad una probabilità stimabile intorno allo 0,6%, che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio.

Libia: duplice trasporto umanitario con C-130J

La missione su Bengasi è stata effettuata lunedì 23 Maggio in cooperazione con il Ministero degli Affari Esteri

 Lunedì 23 Maggio un velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa è stato messo a disposizione del Ministero degli Affari Esteri per un doppio trasporto umanitario da e per Bengasi (Libia). L’aereo, decollato nelle prime ore della mattina da Pisa con assistenti sanitari della locale Infermeria di Corpo, ha fatto scalo all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma), dove sono stati imbarcati 22 pazienti libici, di cui 4 barellati, accompagnati da un team medico militare interforze del Policlinico Militare del “Celio” unitamente a tre sanitari civili dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma.I degenti nordafricani erano stati trasportati in Italia ad inizio aprile, sempre dai vettori aerei della Brigata, per ricevere le necessarie cure mediche presso le aziende ospedaliere di Roma e Milano.

EMERGENZA MIGRANTI: Aperto il Campo della Croce Rossa Italiana in Tunisia

Produrrà 4000 pasti al giorno. Ideato dai tecnici italiani sistema di potabilizzazione dell'acqua salmastra

Il campo della Croce Rossa Italiana in Tunisia a Ras Jadir, a 8 km dalla frontiera libica, è attivo. La struttura campale, adiacente al Transit Camp, gestito congiuntamente dalla Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalla Mezzaluna Rossa Tunisina, si estende per 5000mq.Nel campo CRI è stata impiantata una cucina in grado di produrre fino a 4000 pasti al giorno. Già nella giornata di ieri sono arrivate le prime 150 persone, si tratta principalmente di nuclei familiari eritrei e somali provenienti dalla Libia.Anche il sistema di potabilizzazione dell'acqua è entrato in funzione: gli operatori italiani, dopo aver analizzato i campioni di acqua prelevati dal nucleo di valutazione 20 giorni fa, hanno progettato un trattamento specifico per rendere l'acqua salina completamente potabile. L'impianto potabilizza 5000 litri d'acqua l'ora.

Emergenza Giappone, Continua intervento della Croce Rossa potenziate le attività di primo soccorso

A diciassette giorni dagli eventi catastrofici che hanno devastato vaste aree del paese, la Croce Rossa Giapponese (JRCS) continua a offrire il proprio supporto a diverse comunità nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le tre zone più seriamente colpite dal disastro.
La Croce Rossa Giapponese continua ad affiancare il governo espletando in modo ammirabile il suo ruolo ausiliario durante i disastri naturali. Gli interventi riguardano soprattutto azioni di prima emergenza, l'offerta di supporto medico e psicologico, la distribuzione di materiale di soccorso, la gestione dei servizi di donazione del sangue e il raccoglimento delle offerte e donazioni
La JRCS  sta attualmente cercando di rafforzare ulteriormente la sua intensa attività di risposta all'emergenza potenziando le attività di primo soccorso.

EMERGENZA GIAPPONE:L'azione della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Il Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) il 13 marzo scorso ha visitato le aree più colpite nella prefettura di Iwate con un team di valutazione e ha confermato la gravità del disastro. La Croce Rossa Giapponese (JRCS) ha già dispiegato cliniche mobili per quelle città al fine di assistere i sopravvissuti che sono rimasti senza elettricità e dove vi è una crescente preoccupazione rispetto al problema dell'accesso all'acqua. Un team di alto livello della Federazione composto da sette Società Nazionali e dalla Federazione Internazionale ha visitato le aree colpite per valutare i bisogni e suggerirà possibili azioni come Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La Croce Rossa Giapponese ha incrementato il numero dei team di risposta ai disastri naturali (National Disaster Response Team) da 62 a 115, con più di 735 membri dello staff tra cui medici, infermiere e supporto amministrativo. Le squadre hanno condotto e continuano a condurre valutazioni nelle aree colpite così come a fornire primo soccorso e supporto psicologico e medico. I team sanitari e gli ospedali di Croce Rossa nelle aree colpite stanno inoltre trattando numerosi pazienti.

GIAPPONE: esplosioni e incendi a Fukushima.

Governo nipponico pronto a chiedere l'aiuto militare degli Stati Uniti

Resta critica la situazione alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, dove si è sfiorata la catastrofe, tra ieri e oggi, con tre esplosioni e due incendi nei reattori 2 e 4. Posto sotto controllo l'incendio nel reattore 4, si è vista una nube di fumo salire dalla centrale, proveniente stavolta dal n.3. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha poi annunciato in una conferenza stampa che tutti i lavoratori nell'impianto sono stati evacuati perché troppo elevato il rischio di contagio.
I livelli di radioattività sono oggi estremamente fluttuanti, con alti picchi. Sulla costa est c'é stata un'altra forte scossa.

GIAPPONE: NUOVE ESPLOSIONI NELLA CENTRALE NUCLEARE

'Non si puo' escludere il rischio di fusione'. Ue rassicura sulle conseguenze in Europa


Due esplosioni provocate da fughe di idrogeno si sono verificate nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, danneggiata dal potente terremoto di venerdì scorso. Dopo leesplosioni, ha affermato la società che gestisce l' impianto, la Tepco, sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati delle Forze di Autodifesa, l'esercito giapponese. I feriti sono tre, secondo la societa', mentre altre fonti parlano di nove o undici. Secondo la Tepco l'emergenza e' finita per due dei reattori danneggiati. Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare: escludiamo incidenti come quello di Cernobyl.

GIAPPONE: Un migliaio di morti, oltre 10.000 dispersi


Il violento terremoto di magnitudo 8.9 e lo tsunami che ieri hanno devastato il nord-est del Giappone hanno provocato almeno un migliaio di vittime, oltre 10 mila dispersi. Continuano a susseguirsi le scosse di forte intensità: una di 6.8 e un'altra di magnitudo 6.0 hanno colpito il nord est del Paese. Sale l'incubo nucleare. Violenta esplosione a Fukushima: feriti alcuni impiegati, entrano in azione super-pompieri. Area evacuata per 20 km. L'Agenzia giapponese sulla sicurezza nucleare ha definito però "improbabili" gravi danni al reattore. Aiea chiede informazioni a Tokyo. Intanto il premier Naoto Kan parla in tv: sisma un disastro senza precedenti.

GIAPPONE: Allarme nucleare a Fukushima.


Quattro feriti tra gli operai. Il tetto e le pareti dell'edificio che ospitava il reattore sono crollati. Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare: improbabili danni gravi al reattore. Le autorità stamane avevano avvertito che nel reattore num.1 della centrale nucleare, situata a circa 250 km a nord-est di Tokyo, un'area urbana di 30 milioni di persone, poteva essere avvenuta una fusione nucleare. L'esercito giapponese ha trovato da 300 a 400 cadaveri a Rikuzentakata. Il conto ufficiale provvisorio delle vittime del terremoto arriva così a 1.200 morti. Il giorno dopo il devastante terremoto, il Giappone deve fare i conti con una gravissima emergenza nucleare. Si è verificata un'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima, il cui impianto di raffreddamento era rimasto danneggiato dal sisma e dove il livello di radioattività era cresciuto in modo allarmante.