CAMP ACTION 2018

“Spero che il vostro lavoro porti nei prossimi anni il numero più alto possibile di questi nostri ragazzi ad indossare ladivisa della pc. Sono loro il nostro futuro ed è compito di noi genitori grazie al vostro prezioso aiuto far capire l’importanza del volontariato”, è il testo di un messaggio whapp giunto a poche ore dalla chiusura della IV edizione del Camp Action da parte uno dei genitori dei 40 ragazzi iscritti. Il messaggio esprime perfettamente il senso e lo spirito con cui quattro anni fa il nostro Gruppo comunale ha organizzato per la prima volta il Camp Action, tre giorni un cui i ragazzi e le ragazze sperimentano il mondo della protezione civile e del volontariato e soprattutto imparano a stare insieme, a collaborare e a costruire insieme ai volontari e al personale specializzato (Corpo Forestale Regionale, CNSAS, Cinofili,) un intervento di soccorso.





Come sempre il campo si è aperto venerdì pomeriggio con l’accoglienza dei ragazzi, la suddivisione, visto il numero di partecipanti, in 5 squadre (Alfa, Bravo, Charlie, Delta, Echo e India), la nomina dei capisquadra, il saluto delle Autorità comunali e poi finalmente è stato il momento dei ragazzi che coadiuvati dai volontaridel nostro e di altri gruppi comunali e da personale della Protzione Civile del Friuli Venezia- Giulia si sono cimentati nell’allestimento della tendopoli che li avrebbe ospitati per i tre giorni.


Montate le tende, verso le 20,00 è stata servita la cena, preparata dal Gruppo Alpini di Lestans (che hanno fornito anche panche e tavoli) e dopo i ragazzi hanno seguito un incontro tenuto dal Sostituto Commissario Marco Dorigo della Questura di Pordenone sui rischi e ai pericoli della rete e del cyberbullismo.


Alle 23,00 si è cercato di far calare il silenzio nelle tende ma i ragazzi hanno faticato a prendere sonno che però è stato alquanto breve, infatti verso le 01;00 è suonato l’allarme e tutto il campo si è mobilitato per un’emergenza. Quest’anno, infatti, abbiamo simulato una chiamata notturna per esondazione, i ragazzi quindi, divisi in squadre hanno allestito le attrezzature necessarie e preparato ben 100 sacchetti di sabbia che poi hanno caricato sui mezzi che incolonnati si sono mossi verso l’ipotetico tratto interessato dall’esondazione. Rientrati nelle tende dopo un’oretta e mezza hanno potuto dormire sino alle 07;30 quando il campo si è risvegliato e dopo la colazione e l’alzabandiera i Volontari del Gruppo comunale di Pasiano di Pordenone hanno tenuto il corso sulle esondazioni e alluvioni, la toria in sede e la pratica in un fondo che i ragazzi hanno raggiunto sui mezzi incolonnati, sempre in contatto radio con la base, proprio come nella realtà.


Nel pomeriggio del sabato, dopo il pranzo preparato dalla ProSequals si è tenuta l’attività di aib gestita dal Corpo Forestale Regionale – Stazione di Pinzano al Tagliamento e dai Volontari del Distretto Val Cosa e Val D’Arzino, che hanno seguito i ragazzi nello stendere una linea di manichette che attingeva da un vascone diramandosi verso l’ipotetico fronte di fuoco. Rientrati alla base i “giovani volontari” hanno avuto il tempo di farsi la doccia, gustare la cena


preparata dai ragazzi del Gruppo Sportivo e della SOMSI di Sequals e poi assistere all’incontro con tre volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di Maniago (PN) che dopo averli intrattenuti con spiegazioni, video e racconti illustrando il loro prezioso servizio, hanno fatto provare a chi se la sentiva la discesa in sicurezza. La notte di sabato è trascorsa tranquilla, i ragazzi e le ragazze si sono addormentati presto sotto lo sguardo protettivo dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri che già la notte precedente hanno vegliato sul loro sonno insieme ai responsabili del campo.


Domenica mattina si è tenuta l’attività di ricerca persone disperse gestita dal gruppo dei volontari di Maniago (PN) e dal CRUCS di Pinzano al Tagliamento, dopo la parte teorica in sede ragazzi e volontari si sono mossi in colonna per la frazione di Solimbergo dove, dopo lauta colazione preparata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Solimbergo, si è svolta la prova pratica con l’ausilio anche dell’unità cinofila di Pinzano al Tagliamento. Verso l’una il gruppo ha fatto rientro al campo base per il pranzo e la smobilitazione del campo alla fine della quale abbiamo voluto salutare i ragazzi consgnando loro un attestato e una penna … per firmare la loro iscrizione alla Protezione Civile!


Come Gruppo comunale siamo rimasti molto soddisfatti da questa edizione del Camp Action che per noi è quella della maturità, tutto è filato bene, le attività non si sono sovrapposte e non vi sonos tati tempi morti e anche il numero dei ragazzi, 40 mai precedentemente raggiunto, (negli anni scorsi si oscillava infatti tra i 17 e i 25) è risultato gestibile anche da un gruppo come il nostro.


Complessivamente sono 18 i Volontari del nostro gruppo comunale e 40 quelli degli altri gruppi comunali che hanno permesso lo svolgimento del campo. A loro devono aggiungersi altri 30 volontari delle diverse associazioni che hanno curato la cucina, oltre naturalmente al personale del Corpo Forestale Regionale, della Protezione Civile della Regione e della Questura di Pordenone. Al di là delle attività di portezione civile cui hanno partecipato come protagonisti attivi, i ragazzi divisi in squadre erano impegnati quotidianamente nella pulizia degli ambienti comuni e dei servizi e nel preparare e sparecchiare i tavoli e nella distribuzione dei pasti, proprio perché il Camp Action vuole essere una palestra di vita per i nostri ragazzi.


Un altro messaggio giunto via Whapp dice “Un grazie particolare ai volontari della Protezione Civile e “non”, per il sostegno professionale e umano dato ai nostri ragazzi, il consiglio di non mollare e concludere il percorso”.


Ci sia concesso attraverso le righe di questo articolo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il Camp Action 2018, anzi che hanno reso possibile al Camp Action di rivelare non solo il lato professionale ma soprattutto il lato umano dei Volontari e “non”, espressione di quella solidarietà che si è manifestata tra le macerie di 42 anni fa ma che è presente immutata in ogni luogo in cui il volontario, come chi si mette al servizio della comunità con qualsiasi casacca, si trova ad intervenire ed operare


Un ringraziamento speciale va certamente all’Amministrazione comunale che è sempre stata presente e disponibile e alla Protezione Civile Regionale ma soprattutto ai genitori dei ragazzi e delle ragazze che in questi quattro anni hanno permesso ai loro figli di partecipare: grazie perché significa che hanno creduto e credono nella nostra proposta.


Ed ora nel salutarci cominciamo a pensare all’edizione 2019.

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