PIANI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE, APPROVATE LE LINEE GUIDA

La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore competente in materia, ha approvato le linee guida per la redazione dei piani comunali di protezione civile. Entro il 30 luglio prossimo, basandosi sulle indicazioni contenute nelle linee guida, i comuni trentini dovranno redigere i rispettivi piani comunali di protezione civile. Il Dipartimento provinciale della protezione civile darà supporto alle amministrazioni comunali in questa procedura. Le linee guida, adottate oggi dall’esecutivo provinciale, saranno pubblicate sul sito della protezione civile trentina: http://www.protezionecivile.tn.it/. Per facilitare la redazione dei piani verrà pubblicato, sempre sul sito, anche un piano tipo ottenuto applicando le linee guida ad un comune tipo.







I piani comunali di protezione civile definiscono le tipologie delle emergenze e delle attività individuando anche le risorse e i servizi messi a disposizione dai comuni .


Ogni piano comunale è l’insieme organico, riferito al territorio comunale appunto, di dati (caratteristiche del territorio, mappa generale dei rischi, disponibilità di risorse umane e materiali) e procedure (sistema di comando e controllo, sistema di allarme, modello di intervento) che rientrano nell’ambito della protezione civile.
La legge provinciale numero 9 del 2011, che ha riformato il sistema trentino della protezione civile, ha riservato particolare attenzione all’azione di pianificazione delle risposte da dare a qualsiasi tipo di emergenza. Lo si fa immaginando, prima del verificarsi della calamità, tutte le emergenze possibili e realistiche e studiando le modalità con cui operare per dare risposte tempestive minimizzando danni e disagi e garantendo sicurezza ai cittadini. Gli strumenti di pianificazione individuati dalla legge sono il piano provinciale e i piani locali, comunali e sovracomunali.
Le linee guida, oggi approvate dalla giunta provinciale, sono state redatte partendo da una serie di documenti, piani e programmi già esistenti e che attualmente rappresentano la base del sistema di protezione civile trentino. Comprendono aspetti di previsione, prevenzione, protezione, gestione dell’emergenza; per esempio: il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, le carte delle pericolosità, la carta dei rischi, il Piano generale delle opere di prevenzione delle calamità, il Piano delle opere idrauliche, il sistema di allerta provinciale.
Su queste basi i comuni approveranno i loro piani. Successivamente verrà redatto il piano provinciale, che conterrà gli elementi di dettaglio previsti dai piani comunali. I piani comunali saranno redatti dalle amministrazioni locali con la collaborazione dei comandanti dei corpi dei vigili del fuoco competenti per territorio. Le linee guida sono state inviate nel dicembre scorso al Consiglio delle autonomie locali della provincia di Trento e alla Federazione dei Corpi dei vigili del Fuoco Volontari del Trentino (che hanno successivamente espresso il loro parere favorevole sul testo). Nel mese di marzo sono stati realizzati diversi incontri sul territorio per condividere i contenuti delle linee guida con i sindaci, i comandanti dei corpi volontari dei vigili del fuoco e gli ispettori distrettuali.
Ogni piano comunale è l’insieme organico, riferito al territorio comunale appunto, di dati (caratteristiche del territorio, mappa generale dei rischi, disponibilità di risorse umane e materiali) e procedure (sistema di comando e controllo, sistema di allarme, modello di intervento) che rientrano nell’ambito della protezione civile.
La legge provinciale numero 9 del 2011, che ha riformato il sistema trentino della protezione civile, ha riservato particolare attenzione all’azione di pianificazione delle risposte da dare a qualsiasi tipo di emergenza. Lo si fa immaginando, prima del verificarsi della calamità, tutte le emergenze possibili e realistiche e studiando le modalità con cui operare per dare risposte tempestive minimizzando danni e disagi e garantendo sicurezza ai cittadini. Gli strumenti di pianificazione individuati dalla legge sono il piano provinciale e i piani locali, comunali e sovracomunali.
Le linee guida, oggi approvate dalla giunta provinciale, sono state redatte partendo da una serie di documenti, piani e programmi già esistenti e che attualmente rappresentano la base del sistema di protezione civile trentino. Comprendono aspetti di previsione, prevenzione, protezione, gestione dell’emergenza; per esempio: il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, le carte delle pericolosità, la carta dei rischi, il Piano generale delle opere di prevenzione delle calamità, il Piano delle opere idrauliche, il sistema di allerta provinciale.
Su queste basi i comuni approveranno i loro piani. Successivamente verrà redatto il piano provinciale, che conterrà gli elementi di dettaglio previsti dai piani comunali. I piani comunali saranno redatti dalle amministrazioni locali con la collaborazione dei comandanti dei corpi dei vigili del fuoco competenti per territorio. Le linee guida sono state inviate nel dicembre scorso al Consiglio delle autonomie locali della provincia di Trento e alla Federazione dei Corpi dei vigili del Fuoco Volontari del Trentino (che hanno successivamente espresso il loro parere favorevole sul testo). Nel mese di marzo sono stati realizzati diversi incontri sul territorio per condividere i contenuti delle linee guida con i sindaci, i comandanti dei corpi volontari dei vigili del fuoco e gli ispettori distrettuali.







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