Cerimonia per ricordare i dieci anni dall'alluvione della Valcanale Canal del Ferro del 29 agosto 2003

Giovedì 29 agosto 2013 si è svolta presso il Teatro Italia di Pontebba la cerimonia per il 10° anniversario dell'alluvione della Valcanale Canal del Ferro dell'agosto 2003 organizzata dalla Protezione civile della Regione in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta e Tarvisio.
Alla cerimonia hanno partecipato la Presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, la senatrice e attuale sindaco di Pontebba, Isabella De Monte, il Vicepresidente della Giunta Sergio Bolzonello, l'Assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin, il Presidente del Consiglio regionale Franco Jacop, il Prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, il Direttore centrale della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso, i sindaci del territorio, numerosi Consiglieri regionali ed oltre 500 volontari di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

I saluti iniziali sono stati portati da Luigi Clauderotti, nell'agosto 2003 Sindaco di Pontebba, che ha ricordato i giorni della tragedia ed ha ringraziato i volontari che sono accorsi da tutta la regione per prestare soccorso alla popolazione della valle.
È quindi intervenuto il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Alessandro Oman, che ha lodato la tempestività dell'intervento dei soccorsi portati dalla Protezione civile regionale, dai Vigili del Fuoco, dalle Forze dell'Ordine ed anche dalla Protezione civile della Carinzia. Ha poi ricordato la fase della ricostruzione, evidenziando come ora sia necessario programmare uno sviluppo economico dell'area per evitare lo spopolamento.
È stato quindi proiettato un filmato RAI con le immagini dei danni arrecati dall'alluvione e l'attività dei volontari e tecnici impegnati nel soccorso della popolazione e nelle fasi di prima emergenza. A seguire il Direttore Berlasso e due tecnici della Protezione civile regionale hanno descritto l'evento alluvionale del 29 agosto 2003 dal punto di vista degli aspetti meteorologici e idraulici, illustrando i danni occorsi, i primi interventi durante la fase di emergenza e le opere realizzate negli anni successivi per la ricostruzione.
Gli interventi conclusivi sono stati aperti dalla senatrice e sindaco di Pontebba Isabella De Monte che ha sottolineato la necessità che alla ricostruzione debba seguire ora una fase di sviluppo economico della Valcanale ed ha definito come indelebile il ricordo dei volontari che sono intervenuti per "far uscire dal fango la zona colpita dall'inondazione". Furono infatti 2.687 i volontari della Protezione civile che offrirono oltre 68.000 ore di lavoro gratuito per aiutare la Valcanale a superare l'emergenza.
L'Assessore Panontin ha voluto mettere in risalto il lavoro dei tecnici delle strutture regionali e statali e dei volontari che, fin da subito, hanno operato per ripristinare e mettere in sicurezza le aree colpite dall'alluvione. Sia nella fase dell'emergenza che in quella successiva della ricostruzione la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha dato prova di estrema efficienza, di conseguenza l'assessore Panontin ha definito la Protezione civile ''un patrimonio di tutti, che nessuno deve permettersi di demolire''.La Presidente Debora Serracchiani ha voluto mettere in evidenza l'importanza delle funzioni svolte dalla Protezione civile nelle attività di soccorso dicendo che: "La Protezione civile deve poter agire senza se e senza ma, con tutte le cautele del caso, ma nelle condizioni normative e giuridiche che la mettano in grado di operare immediatamente". Ha quindi rimarcato l'importanza di fare ulteriori attività di prevenzione in particolare in un territorio fragile e complesso come quello del Friuli Venezia Giulia. La Presidente ha ricordato quindi la straordinarietà delle dotazioni e del potenziale della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia che la rendono un esempio a livello nazionale e le consentono di mettersi a disposizione nelle emergenze che colpiscono le altre regioni d'Italia. La presidente Serracchiani ha concluso dicendo che per la Valcanale e per la montagna del Friuli Venezia Giulia è giunto il momento affinché l'intera area diventi territorio di sviluppo turistico ma anche di altre attività economiche legate al territorio montano, è questo uno dei punti programmatici che la Giunta regionale vuole portare a compimento.
Il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha lodato la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia come esempio a livello nazionale, ha sottolineato anche come la struttura operativa sia solo una componente del sistema, infatti per il Capo Dipartimento è necessario creare una coscienza di protezione civile sia collettiva che individuale, che vada dalle opere di prevenzione fino alla autoprotezione del singolo cittadino. Gabrielli ha quindi concluso riaffermando che la Protezione civile è un bene di tutti e tutti debbono concorre affinché in Italia la Protezione civile garantisca la sicurezza dei propri cittadini.
Al termine della cerimonia, nella piazza antistante il Municipio, si è svolta la consegna di un nuovo furgone al Gruppo comunale di Protezione civile di Pontebba.

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