Terremoto Emilia Romagna

Sisma, oltre 16mila le persone assistite tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Prosegue lo sforzo di tutte le componenti della protezione civile per prestare soccorso, accoglienza alle popolazioni colpite e verificare lo stato di agibilità degli edifici pubblici e privati. Visita del Presidente Napolitano a Bologna dove ha incontrato i sindaci dei comuni colpiti. Vigili del fuoco, personale delle Forze armate e dell’ordine, operatori e volontari del Servizio nazionale della protezione civile. Sono oltre in 4.100, tra uomini e donne, da giorni impegnati per allestire e gestire campi di accoglienza per le persone colpite dal sisma nel Nord Italia e per effettuare sopralluoghi negli immobili pubblici e privati.

Oggi [8.6.212], intanto, il Presidente della Repubblica Napolitano si è recato in Emilia dove è intervenuto a Bologna all'incontro istituzionale con gli amministratori impegnati nelle zone colpite dal terremoto, sottolineando che «Serve un piano di messa in sicurezza nazionale rispetto al rischio sismico». I numeri di questo impegno dicono che in Emilia Romagna 14.417 cittadini sono ospitati in 35 campi, in 47 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.616 persone sono accolte nei campi tende, 2.535 nelle strutture al coperto e 2.266 in albergo.  Squadre di rilevatori sono all'opera per stabilire la sicurezza degli edifici pubblici e privati. In Emilia, sono stati eseguiti 2894 sopralluoghi dai quali risulta che 1.144 edifici sono stati dichiarati agibili, 540 temporaneamente inagibili, 185 parzialmente inagibili, 54 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 971 inagibili. Per quanto riguarda la Lombardia, dove sono stati costruiti dieci campi in provincia di Mantova, sono attualmente assistite 1.232 persone, oltre ad altre 351 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto, per un totale di 1.583 persone.  I 64 cittadini veneti che hanno avuto bisogno di assistenza sono stati accolti in alberghi della regione.

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