NAUFRAGIO NAVE COSTA CONCORDIA

Costa Concordia sugli scogli al Giglio. Fermato il comandante: Tre morti, decine di feriti e dispersi.


A bordo 4229 persone tra crocieristi ed equipaggio. Recuperati in mare i cadaveri di due turisti francesi e un marinaio peruviano; 42 i feriti, due gravi; una quarantina i dispersi. Fermato il comandante. Pm, manovra maldestra all'origine dell'impatto. I passeggeri: equipaggio non preparato all'emergenza; ci litigavamo i salvagenti. Il cordoglio di Napolitano. L'allarme per l'allerta ambientale. E' in stato di fermo il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Lo conferma il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che lo sta interrogando da alcune ore. Ci sarebbe anche un altro indagato, lo affermano ambienti investigativi.





Manovra maldestra all'orgine dell'impatto
Il comandante della Costa Consordia "si è avvicinato molto maldestramente all'Isola del Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti". Lo ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio.

40 dispersi
La differenza tra le persone rintracciate a terra e il numero della lista passeggeri della Costa si attesterebbe intorno alle 40 unità. Lo conferma il portavoce della Capitaneria di Livorno, Emilio De Santos, secondo cui non è possibile parlare ancora di dispersi perché potrebbe essero non "registrati" al loro arrivo a terra.

Sotto sequestro nave e scatola nera
E' stata posta sotto sequestro la nave Costa Concordia, così come la scatola nera che ha registrato le comunicazioni con la capitaneria di porto di Livorno. L'impatto sullo scoglio è avvenuto alle 21:45 di ieri "ma - ha detto il procuratore Francesco Verusio - non è stata avvertita subito la capitaneria".

Le vittime
Sono due turisti francesi e un peruviano, membro dell'equipaggio, i tre uomini morti nell'incidente della Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio. I corpi si trovano all'obitorio di Orbetello e la Procura ha disposto l'autopsia. Secondo i primi esami medici sarebbero annegati.

Manovra per evitare tragedia
La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo di indagine per naufragio, disastro e
omicidio colposo, in merito al naufragio della Costa Concordia, che ha provocato, accertate, tre vittime, nei pressi dell'isola del Giglio. Non risultano ufficialmente indagati. Da una ulteriore ricostruzione dell'incidente, è emerso che il comandante della nave ha cercato, una volta accortosi di una prima collisione, probabilmente con uno scoglio, di avvicinarsi ancora di più all'isola. Solo questo avrebbe evitato una tragedia di proporzioni ben più ampie. Infatti la nave si è praticamente incagliata, in un punto di mare piuttosto basso.


67 feriti
Sono state 67 le persone ferite nel naufragio della nave Costa Concordia a largo dell'Isola del Giglio e medicate negli ospedali di Grosseto e Orbetello. Per 42 di queste, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie, si è reso necessario un ricovero temporaneo e in osservazione. Due feriti risultano essere - riferiscono le stesse fonti - in gravi condizioni. Il primo e' stato operato al policlinico 'Le Scotte' di Siena, ed è un cuoco della compagnia di navigazione, mentre una ragazza, che ha riportato un trauma facciale è ricoverata all'ospedale civile di Grosseto.

La nave
La nave con a bordo 4.229 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio era partita da Civitavecchia circa due ore e mezza prima dell'incidente: i passeggeri erano a cena quando si e' avvertito un forte boato e si sono succeduti diversi black out. "E' stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire" raccontano alcuni dei passeggeri che hanno lamentano l'inadeguatezza del personale a bordo della nave nell'assistenza ai soccorsi.
Sono 3.179 le persone gia' state trasferite dall'isola del Giglio al continente: di questi circa 600 passeggeri sono stati trasferiti all'aeroporto di Fiumicino dove l'Alitalia ha messo a disposizione tutti i posti disponibili per il rientro dei croceristi nei paesi di origine.



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