CENTUMCELLAE 2011: ESERCITAZIONE DI DIFESA CIVILE

Verificate le capacità di comando e i flussi comunicativi tra sedi centrali e periferiche

Senza teatralità e senza comparse, è andata in scena l'8 e il 9 giugno tra Roma e Civitavecchia un’esercitazione di difesa civile denominata ‘Centumcellae 2011’. Senza schieramento di forze in campo, infatti, la simulazione ha interessato per venti ore le procedure di intervento da mettere in atto nei posti di comando in caso di eventi drammatici ad elevato impatto emotivo.
Nello scenario del porto, polo crocieristico tra i primi del Mediterraneo con un traffico di milioni di passeggeri ogni anno, sono stati simulati diversi interventi contemporaneamente e, in particolare, il rilascio di sostanze gassose altamente tossiche.  L'esercitazione, oltre a testare l'efficienza dei soccorsi da parte di tutte le istituzioni coinvolte, aveva lo scopo di verificare la capacità decisionale della catene di comando, la gestione dell'informazione, la coerenza dei flussi comunicativi, da e verso il centro, e i rapporti con i media.

Organizzata dalla Direzione centrale della difesa civile del Dipartimento dei vigili del fuoco, la simulazione ha coinvolto le sedi della prefettura di Roma, responsabile della gestione territoriale della crisi, il Comitato provinciale di difesa civile e la Capitaneria di porto di Civitavecchia la cui sala conferenze è stata trasformata in una postazione di comando avanzata, in diretto contatto con l'unità di crisi del Viminale. Hanno partecipato, inoltre, l'unità di crisi del Dipartimento di pubblica sicurezza per i profili di security e antiterrorismo, nonché la Commissione interministeriale tecnica di difesa civile composta da rappresentanti di tutti gli enti e le amministrazioni che si occupano di sicurezza e servizi pubblici.








 

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