ESERCITAZIONE ANTI-TERRORISMO: SIMULATO UN ALLARME BOMBA

Si è conclusa, alla base navale della Marina Militare della Spezia, l’esercitazione antincendio e terrorismo, con simulazione di un allarme bomba a bordo di una unità navale. Gli uomini dei team addestramento e controllo efficienza bellica del comando delle forze di contromisure mine hanno creato uno scenario improntato al massimo realismo, mettendo a disposizione del gruppo navale l’esperienza acquisita in tanti anni di cooperazioni internazionali.

È stato anche sperimentato il sistema integrato di difesa portuale `Archimede´, attraverso una esercitazione dedicata, dal nome `Harpex 2010´, Harbour Protection Exercise, pianificata dallo Stato Maggiore della Marina. Il sistema, a progettazione completamente italiana, ha un elevato livello tecnologico ed integra in modo automatico diversi sensori volti alla difesa di installazioni portuali. È stato studiato per contrastare la minaccia terroristica portata con aerei a bassa quota, imbarcazioni veloci e `intruder´ subacquei: è un sistema tridimensionale integrato, che fonde informazioni in arrivo da più fonti. Sono stati impiegati tre sistemi radar, coinvolgendo la Guardia Costiera, due sistemi elettro-ottici con telecamere e infrarossi per la visione notturna e un sistema sonar ad alta frequenza, più due sistemi di avviso acustico a lungo raggio, uno di superficie ed uno subacqueo fornito dal centro Nato Underwater Research. La Marina Militare durante l’esercitazione ha impiegato tutte le forze specialistiche presenti nell’area della Spezia per cercare di violare la sicurezza portuale, utilizzando mezzi di superficie e subacquei non pilotati, gommoni veloci, vari mezzi aeronavali e team di operatori subacquei. Presso la base, partirà da oggi e fino al 29 marzo un’altra esercitazione specialistica di contromisure mine, la Itaminex 2010. Partecipano assetti nazionali, esteri e le navi del secondo gruppo Nato di contromisure mine: in particolare, sono attesi palombari dal Belgio, Francia e Spagna




 

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