Etna: avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano

Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza

Dalle 5.30 di ieri, 22 gennaio, le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una debole attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est dell’Etna, accompagnata da sporadiche emissioni di cenere che si sono disperse nell’intorno del cratere stesso. Dalla mezzanotte di oggi, 23 gennaio, le telecamere di sorveglianza hanno evidenziato la presenza di una colata lavica, emessa da una bocca che si trova sul fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud Est. La colata fluisce lentamente nella Valle del Bove, senza essere accompagnata da attività esplosiva particolarmente intensa.  Attualmente, non è in corso una significativa emissione di cenere vulcanica in atmosfera.

Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni in corso e dei comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano, ordinaria nelle aree pedemontana, urbana e del medio versante. Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile continua nell’attività di vigilanza attraverso contatti con i Centri di Competenza, la Regione e i presidi territoriali, che proseguono nelle attività di monitoraggio e sorveglianza.

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