HAITI, UN ANNO DAL TERREMOTO: L'IMPEGNO DELLA CROCE ROSSA

124 Società di Croce Rossa coinvolte 1,118.5 miliardi di franchi svizzeri raccolti (895 milioni di euro), 195,160 famiglie che hanno ricevuto cibo, 216.900 persone curante nelle strutture sanitarie dellla Croce Rossa, 78 milioni di litri d'acqua potabile distribuiti



Ad Haiti l'intervento condotto in seguito al devastante terremoto del 12 gennaio dello scorso anno rappresenta la più vasta operazione umanitaria condotta dal Movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Per l'emergenza, grazie all'appello della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), sono stati raccolti un totale di 1,118.5 miliardi di franchi svizzeri, pari a circa 895 milioni di euro. Sono stati spesi 273,1 milioni di franchi svizzeri (pari ad oltre 218 milioni di euro). Sono complessivamente 124 le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che hanno supportato l'operazione con personale, fondi e donazioni. La Federazione ha attivato ben 21 ERU (Emergency Response Unit - Unità di Risposta all'Emergenza), il più vasto dispiegamento di unità operative autosufficienti in grado di portare soccorso immediato alle popolazioni colpite da catastrofe. Si tratta in particolare di unità standardizzate, composte da personale altamente qualificato e pronte ad essere impiegate in brevissimo tempo.

Sono 195.160 i nuclei familiari che hanno ricevuto aiuti alimentari e 159.100 le famiglie destinatarie di almeno un tipo di aiuto non alimentare. Ad 80.000 nuclei familiari è stato fornito un kit igienico minimo per tre volte. Sono 172.700 le famiglie che hanno ricevuto materiali come teloni, tende, pannelli di legno e corde per la costruzione di unità abitative provvisorie. Sono 216.900 i pazienti curati presso le strutture sanitarie della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. A 317.480 persone è stata fornita acqua potabile ogni giorno, per un totale di 678 milioni di litri di acqua potabile distribuiti.



 

 CROCE ROSSA ITALIANA


Ad Haiti la Croce Rossa Italiana è intervenuta da subito, in coordinamento con la Federazione Internazionale, attivando una propria missione umanitaria tutt'ora al lavoro a Port-au-Prince. Anche l'intervento della Croce Rossa Italiana è inserito nel sistema delle ERU che la Federazione ha attivato ad Haiti. La prima task force della CRI, composta da logisti e sanitari, è partita il 21 gennaio 2010 e in un'area di 11 ettari ubicata nei pressi dell'aeroporto, ha allestito una ERU Base Camp denominata "Campo Italia". Il compito della CRI nell'ambito della missione è di fornire vitto e alloggio ai Delegati della Croce Rossa provenienti da tutto il mondo impegnati nelle attività di assistenza alla popolazione. Sono oltre 41.000 i pasti preparati da gennaio a dicembre 2010 presso il Base Camp, dove sono impiegati anche 15 lavoratori locali addetti in cucina e 3 logisti. Dall'inizio dell'emergenza si sono avvicendati a Port-au-Prince 12 contingenti CRI, per un totale di 120 volontari e operatori umanitari. La CRI attraverso una propria unità di potabilizzazione provvede alla produzione di acqua potabile per tutto il Base Camp. L'acqua viene usata dalle due cucine e per i servizi. Dall'inizio dell'emergenza ad oggi sono stati potabilizzati oltre 9.000 metri cubi d'acqua, pari a 7.800.000 litri. La ERU Base Camp della Croce Rossa Italiana ha inoltre in dotazione il Waterline, un impianto per la potabilizzazione in grado di produrre 3.000-3.500 litri di acqua potabile all'ora e di imbustarla per la distribuzione. Complessivamente il sistema di potabilizzazione è in grado di garantire 80.000 litri di acqua in 12 ore. Durante l'emergenza colera, su attivazione del Dipartimento WatSan (Water and Sanitation) della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la CRI ha prodotto decine di migliaia di litri di acqua potabile, distribuiti in vari centri e località, tra cui l'Ospedale di Saint-Marc, in località Archaie nella clinica "SADA" e nell'orfanotrofio, nei Centri di Trattamento Colera (CTC) di Saint- Marc, di L'Estere, del Distretto di Artibonite, a Port Prince nel "Villaggio Italia" di Suor Marcella e nella scuola gestita dalle suore italiane, nell'ospedale Fondazione San Camille. Dal febbraio dello scorso anno la CRI ha accolto in Italia 88 bambini malati provenienti da Haiti e i loro familiari, per un totale di 116 persone. La Croce Rossa Italiana li ha ospitati mettendo a disposizione strutture di accoglienza su tutto il territorio nazionale. Ogni nucleo familiare inserito nel progetto ha ricevuto un sostegno personalizzato (alimenti, vestiario, accoglienza, assistenza sanitaria). Attualmente la Croce Rossa Italiana si sta facendo carico di un percorso di rientro protetto in Haiti, continuando a sostenere le famiglie con un alloggio dignitoso e adeguati progetti di sostegno e di reinserimento. "La Croce Rossa Italiana - ha detto il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca - è sempre vicina alle persone più vulnerabili, ovunque siano nel mondo, mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza logistica in zone di emergenza. Desidero rivolgere il mio ringraziamento a tutti i volontari e operatori CRI che in occasione di questa tragedia si sono adoperati, e sono ancora al lavoro, per portare il loro aiuto ad Haiti colpita dal sisma e che lotta ora contro il colera. Grazie al loro prezioso contributo questa missione umanitaria rappresenta il fiore all'occhiello della Croce Rossa Italiana e la concreta testimonianza del patrimonio di valori e di solidarietà che da sempre la caratterizza".





 

Condividi questo articolo

Commenti (0)

Aggiungi un commento

Accedi dalla colonna di destra per aggiungere un commento.