PER UN FUTURO SENZA CADUTE DALL’ALTO

Martedì 12 ottobre 2010 : 9.30 – 13.00 a Belluno c/o VILLA CARPENADA

La caduta dall ’alto rappresenta un rischio gravissimo in edilizia: è la prima causa di infortuni mortali e gravi. La situazione di rischio maggiore è rappresentata dagli interventi di manutenzione ordinaria (sostituzione tegole, interventi su antenna TV -SAT, impianti solari termici o fotovoltaici, ecc) oppure da quel le attività gestite in autonomia dal proprietario (recupero oggetti, piccole riparazioni, pulizia grondaie,ecc) .

In queste situazioni la persona si trova esposta, senza protezioni, a rischio di caduta dall’alto. La Giunta Regionale del Veneto ha voluto intervenire radicalmente su questo fattore di rischio. La DGR n. 2774 del 22 settembre 2009 ha approvato le istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive previste in fase di progetto con l’art.79 bis 2° comma della L.R. 61/85. Lo stesso provvedimento ha disposto che i Comuni adeguino i loro Regolamenti Edilizi alle istruzioni tecniche approvate, prevedendo altresì adeguati controlli sulla effettiva realizzazione delle misure anche ai fini del rilascio del certificato di agibilità. Con tale previsione normativa sianticipa, fin dal momento della presentazione all’amministrazione Comunale della documentazione necessaria per l ’ottenimento dei titoli autorizzativi per la nuova costruzione, l ’obbligo per il Committente, tramite il progettista, di presentare un progetto specifico per installare una serie di apprestamenti fissi e permanenti affinché si operi con sicurezza in quota.Il progetto fa parte integrante del Fascicolo dell ’Opera dell’edificio a cura del Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione di cui all’art. 91 del D.Lgs . 81/2008. Tutto questo favorisce imprese e committenti anche negli interventi di manutenzione straordinaria e non rappresenta un costo aggiuntivo, in quanto l’investimento iniziale viene rapidamente recuperato nel corso della vita dell’edificio da una riduzione dei costi sulle manutenzioni successive.

 







 










 



 



 







Condividi questo articolo

Commenti (0)

Aggiungi un commento

Accedi dalla colonna di destra per aggiungere un commento.